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Bolzano, espulso torna in Italia: arrestato dai carabinieri

Accompagnato al C.P.R.

Bolzano - Espulso torna in Italia: arrestato dai carabinieri. Un altro straniero accompagnato al C.P.R. in Alto Adige.

Una pattuglia della Stazione di Meltina (Bolzano), durante un sevizio perlustrativo in quel Comune, fermava una persona dell’est Europa, classe ’79, che vagava per strada. Accurati accertamenti sull’identità del soggetto, permettevano di scoprire che lo stesso era già stato espulso dal territorio Italiano nel settembre 2020 e su di esso gravava il provvedimento di “divieto di reingresso nel territorio dello stato per anni 10”. Terminata la procedura di rito, l’uomo è stato condotto presso le celle di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri di Bolzano, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

I carabinieri sono dotati di un innato acume investigativo nonché approfondita conoscenza del territorio e dei soggetti d’interesse operativo della propria giurisdizione.
Proprio lunedì è accaduto un episodio similare: una chiamata al 112NUE da parte di un imprenditore ha segnalato alle forze dell'ordine che non gli era possibile entrare nella sede della propria attività commerciale poiché era stato sostituito, da ignoti, il nottolino della serratura della porta: una pattuglia della Sezione Radiomobile, che ha gestito la richiesta di intervento, ha trovato all’interno di quell’edificio due uomini extracomunitari, entrambi deferiti per “invasione di terreni o edifici”, uno dei quali, inoltre, deferito per i reati di “resistenza a Pubblico ufficiale” e “trattenimento sul territorio nazionale in violazione dell’ordine del questore di Siena”. Quest’ultimo, d’intesa con l’Ufficio Immigrazione della locale Questura, è stato immediatamente accompagnato dai militari presso il Centro di Permanenza e Rimpatri di Gorizia.

A riguardo, il Comandate della Compagnia di Bolzano: “Purtroppo non sempre le espulsioni garantiscono l’allontanamento effettivo dal territorio nazionale, come nel caso del soggetto tratto in arresto, tornato in Italia in maniera elusiva. In questi casi, l’unico vero strumento a disposizione è la conoscenza del territorio, dei pregiudicati/soggetti d’interesse operativo, dei luoghi frequentati da questi, nonché delle persone che ad essi si accompagnano. L’Arma, su questo fronte è vincente, con i suoi 80 Comandi Stazione, consente un controllo capillare del territorio ed una conoscenza profonda di tutta la comunità; questo è il nostro punto di forza, avere un contatto diretto con la popolazione ed essere per loro un punto di riferimento. La collaborazione con la popolazione ci permette di poter acquisire immediata contezza circa la presenza di soggetti estranei alla comunità e di poter orientare le nostre attività d’indagine, a tutela della collettività”.
Ultimo aggiornamento: 25/04/2024 08:31:30
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