600mila ad oggi le 'scorte' su cui può contare.
Come nel resto dell'Italia, dopo l'exploit della scorsa settimana nei giorni scorsi la Lombardia ha dovuto rallentare il processo di somministrazione: dopo due giorni trascorsi sopra quota 100mila (e i 500mila in Italia), la Regione ora ha "frenato" sotto le 90mila (media di 400mila nel Paese dall'1 maggio), sempre sopra il target fissato dal commissario Figliuolo.
Tra i fattori principali del rallentamento della campagna vaccinale, c'è sempre la carenza di vaccini oltre allo scetticismo, specie in qualche zona del Paese per il vaccino AstraZeneca: l'auspicio, al di là delle parole dei giorni scorsi di membri del Governo con continui posticipi degli obiettivi, è un reale cambio di marcia nelle prossime settimane, al momento non così sicuro come invece da proclami di commissari e istituzioni con le vere riaperture che tardano ad arrivare e un'estate sempre più a rischio per interi settori economici.
ALLUNGATI I TEMPI PER I RICHIAMO DI PFIZER E MODERNA
Fontana ha poi commentato anche la circolare emessa ieri dal Ministero della Salute dopo la decisione del Cts di allungare i tempi del richiamo per coloro che hanno ricevuto la prima dose di Pfizer e Moderna. “A partire da domani, venerdì 7 maggio dunque – ha aggiunto – gli appuntamenti per la seconda dose di Pfizer e Moderna saranno fissati nella sesta settimana (35-42 giorni) e non più a 21 o 28. Nulla cambia per coloro ai quali è già stata somministrata la prima dose e hanno già l’appuntamento per il richiamo. In questo modo potremo coinvolgere almeno con la prima dose un numero maggiore di persone”.
Le modalità di prenotazione delle vaccinazioni sono sempre le stesse, vale a dire:
- portale di Poste Italiane (prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it),
- portalettere,
- sportelli Atm di Poste Italiane e
- numero verde 800.894545.