Darfo - L’alpinismo giovanile è stata l’attività sportiva protagonista della Conviviale di ottobre del Panathlon Club di Vallecamonica. Introdotti dai soci Roberto Gheza e Franco Capitanio, che hanno analizzato il grande lavoro che il CAI Vallecamonica sta facendo a livello giovanile, hanno preso la parola Renato Aggio, presidente del CAI Regionale, e Renata Viviani e Renato Veronesi, membri del Comitato Centrale del CAI.
Erano presenti anche i responsabili delle sezioni di Cedegolo, Borno, Breno e Darfo che hanno evidenziato le loro esperienze di alpinismo giovanile. Il presidente regionale Aggio ha snocciolato un po’ di numeri ‘siamo 86.000 soci, 147 sezioni e 83 sottosezioni e in molte sezioni sono presenti progetti per i ragazzi dagli 8 ai 18 anni e questo è possibile solo grazie alla dedizione e all’impegno di centinaia di soci accompagnatori formati alle scuole del CAI’. Renata Viviani ha posto l’accento sull’importanza dei progetti giovanili ‘il CAI esiste da 150 anni e negli ultimi decenni stiamo invecchiando sia come titolati che come accompagnatori per cui è facile dedurre che senza alpinismo giovanile non c’è futuro per la nostra associazione.
E certamente l’accordo tra le diverse commissioni CAI, ambiente, alpinismo, soccorso fa comprendere e capire ai ragazzi l’importanza dell’andare in montagna sapendo sempre quello che si sta facendo’. Renato Veronesi invece è tornato ai numeri regionali dell’attività giovanile ‘Nel CAI siamo tutti volontari.