Trento - In Trentino una frutticoltura sempre più sostenibile. Sottoscritto il programma dei servizi Apot-FEM per il 2016, con l'obiettivo di concretizzare una serie di azioni e attività volte a mettere a punto in Trentino una frutticoltura più sostenibile, sicura e con minor impatto ambientale.

Il contratto, firmato dal direttore Apot, Alessandro Dalpiaz, e dal dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Michele Pontalti, rientra nell'ambito della convenzione quadro quinquennale 2013-2017 e contempla numerose azioni e progetti di attività sperimentali che saranno condotte dai tecnologi di San Michele su programmi condivisi e compartecipati da APOT con precise finalità ambientali. Il finanziamento dell'Associazione produttori ortofrutticoli trentini ammonta a 453 mila euro.
Le azioni ed i progetti considerati nell’accordo sono diversi. Si va dalla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro alla gestione sostenibile dei reflui provenienti dal lavaggio degli atomizzatori, dal frutteto a parete con coperture atte a proteggere la frutta dalla grandine ma anche a contenere la bagnatura e, di conseguenza, in grado di ridurre considerevolmente la necessità di interventi con fitosanitari.
Importanti sono le sperimentazioni per la riduzione degli interventi con insetticidi per ricamatori, e per il trasferimento di tecniche dall’agricoltura biologica alla produzione integrata. Queste attività hanno già consentito di potenziare l’impiego di fitofarmaci di origine naturale, ammessi nel disciplinare di Produzione Biologica, che rappresentano oggi il 70% circa del totale delle sostanze impiegate in Trentino per il controllo delle malattie del melo.
Per quanto riguarda la produzione integrata, tecnica da tempo obbligatoria per tutti gli associati ad Apot, si punta ad ottenere produzioni di elevato valore qualitativo con modalità di produzione sempre più sostenibili, con particolare attenzione alla qualità biologica dei suoli, alla gestione della risorsa acqua ed all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
La ricerca di metodi e strumenti per evitare la presenza di residui di fitofarmaci nelle acque è particolarmente significativa.