Malè - Approvato l'11 agosto 1967, su spinta dell'allora presidente della Provincia Bruno Kessler, il primo Piano urbanistico provinciale compie cinquant'anni, e continua a fare parlare di sé. L'occasione è preziosa per avviare un nuovo percorso di riflessione, presentato stamani dall'assessore all'urbanistica e coesione territoriale Carlo Daldoss. L’iniziativa si articolerà in una serie di incontri tematici sul territorio, aperti a tutta la popolazione, supportati anche da una robusta mole di dati che aiutino a capire come il Trentino, in questi anni, è cambiato, e dove sta andando.
"Questo cinquantenario - ha sottolineato Daldoss - non intende volgere lo sguardo al passato, in modo nostalgico ma ripercorrere il percorso fatto attraverso la lente della pianificazione per guardare con fiducia alle sfide del futuro. Sono sfide che partono dall’elaborazione delle esperienze passate, con le loro luci e anche con le loro ombre, ma che presuppongono l'adozione di nuovi strumenti e nuovi metodi rispetto al passato. Se all'epoca di Kessler l'approccio alla pianificazione era innanzitutto di tipo tecnico, oggi l'accento deve essere posto necessariamente sulla partecipazione".
Si partirà dunque dal territorio, il pilastro su cui si fonda l’edificio dell’Autonomia. Il programma prevede una serie di 4 incontri tematici rispettivamente a Malè, Rovereto, Terme di Comano, e San Michele all’Adige, a cui si aggiungeranno un seminario tecnico con l'Ordine degli architetti e l'Imu sull’eredità del Piano urbanistico provinciale e le sfide del futuro ed un evento conclusivo, a dicembre, dove si cercherà di fare sintesi degli stimoli raccolti via via, di cui fare tesoro per il cammino futuro.
Nel 1967 venne approvato il primo Piano Urbanistico Provinciale. Il Pup tracciava le coordinate dello sviluppo futuro del trentino, all'insegna dello sviluppo diffuso, e quindi di un riequilibrio nei rapporti fra il capoluog, della tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Altre due versioni del Pup, nel 1987 e nel 2008, hanno segnato altrettante tappe del percorso di aggiornamento del progetto, confermando il ruolo del Trentino quale laboratorio che da cinquant’anni sperimenta e attua forme responsabili di governo dell’ambiente, del paesaggio, degli insediamenti urbani e industriali, insomma della gestione della cosa pubblica.
In occasione dei 50 anni dal varo del primo Pup, il Trentino vuole tornare a confrontarsi su questi temi.