Cles - Domani, sabato 25 settembre, alle 17 verrà inaugurata a Cles presso Palazzo Assessorile la mostra "Omaggio a Depero dalla sua valle".
Fino al 13 febbraio la località nonesa ospita una vasta antologica sul grande artista nato in Val di Non nel 1892.
OMAGGIO A DEPERO DALLA SUA VALLE
Palazzo Assessorile, Cles (Trento)
25 settembre 2021 - 13 febbraio 2022
Mostra organizzata dal Comune di Cles
mostra e catalogo a cura di
Marcello Nebl, Maurizio Scudiero
coordinamento per il Comune di Cles
Laura Paternoster - Ufficio Attività Culturali
"Ritornare nella mia terra, al paese dove sono nato, dove ho respirato i primi dieci anni della mia vita, fra pini e larici, dove ho respirato l’ampio orizzonte del vostro alto pianoro; Ritornare a vedere prati, campi, boschi e strade (anche se trasformate) che furono i primi miei maestri naturali, saturi di succhi balsamici che mantengono il corpo duro come le rocce e lo spirito limpido e diamantino come le vette. Ritornare in questo stupendo nido che mi ha insegnato il primo linguaggio del vivere e dell’apprendere, potete facilmente immaginare, voi tutti che della vita ne sapete qualche cosa, come sinceramente mi senta emozionato. Il mio giro per il mondo, i contatti, le lotte, le salite e le discese, le amarezze, le delusioni, le riprese e le vittorie.."
Fortunato Depero, 1932
Questa lettera inedita scritta da Fortunato Depero (Fondo, 1892 - Rovereto, 1960) nel 1932 è il punto di partenza della mostra ospitata al Palazzo Assessorile di Cles. L’esposizione racconta la storia e l’arte del grande artista attraverso rari documenti, cataloghi originali, manifesti delle mostre, manifesti pubblicitari, pubblicazioni d’epoca, libri d’artista e opere originali provenienti principalmente da collezioni trentine. In collaborazione con le grandi mostre “Depero new Depero” a cura di Nicoletta Boschiero ospitata al Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e “Depero: dalla Casa d’Arte Futurista alla Futurist House” a cura di Maurizio Scudiero ospitata alla Casa Museo Depero di Rovereto, l’esposizione clesiana persegue l'intento di omaggiare uno dei personaggi più illustri nati in Val di Non soffermandosi sui legami tra Depero e la sua valle natia.
Curata da Marcello Nebl e Maurizio Scudiero, l’esposizione racconta questo legame attraverso due diversi canali che corrono paralleli all’interno dell’allestimento.
Il primo è rappresentato dai ricordi di Depero legati all’infanzia e dalla descrizione del rapporto con il paesaggio anaune, raccolti in rare lettere manoscritte. Il secondo canale presenta l’attività multiforme di Depero tramite l’esposizione di opere originali e pubblicazioni d’epoca provenienti da collezioni presenti principalmente in Val di Non e in Trentino. L’origine nonesa dell’artista ha alimentato un particolare interesse collezionistico in valle che si è sviluppato anche in forme estremamente peculiari, come nel caso della collezione prettamente bibliografica creata dal clesiano Ferruccio Mascotti. Quest’ultimo, in oltre cinquant’anni di intensa attività collezionistica, ha raccolto centinaia di opere a stampa legate a Depero: dai documenti ai cataloghi originali, dai manifesti delle mostre ai manifesti pubblicitari, dalle cartoline ai libri d’artista. L’insieme di queste fonti documentarie esposte in mostra dialoga direttamente con bozzetti, arazzi ed importanti opere pittoriche originali provenienti da collezioni pubbliche e private, permettendo così al visitatore di approfondire la figura di un artista poliedrico divenuto uno dei protagonisti dell’arte italiana della prima metà del Novecento.
Il percorso della mostra segue un profilo cronologico, affrontando le principali fasi della lunga esperienza artistica e creativa di Fortunato Depero.