La giornata tecnica organizzata dalla
Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, ha registrato un boom di partecipanti con oltre 600 frutticoltori tra quelli ospitati all’auditorium del polo scolastico e oltre un centinaio in diretta streaming.
I tecnici di San Michele, in occasione della 18esima edizione, hanno affrontato tematiche di grande attualità come il recente fenomeno dei marciumi interni alle mele, in aumento nel 2014, e l’introduzione di una nuova molecola nelle strategie di diradamento chimico.
È stato inoltre approfondito l’argomento dei costi di produzione: in annate con prezzi di realizzo in calo, alcuni accorgimenti possono fare la differenza nel bilancio dell’azienda agricola.
Infine è stato presentato un aggiornamento sulla
presenza degli scopazzi nelle Valli del Noce, evidenziando l’importanza dell’estirpo per ridurre l’inoculo.
Dopo il saluto del direttore generale della Fondazione Mach Mauro Fezzi, la giornata tecnica si è aperta con l’approfondimento sui costi di produzione della frutticoltura collinare da parte dei tecnici del centro di Trasferimento Tecnologico, Flavio Pinamonti, Giorgio De Ros, Piergiorgio Ianes, Luigi Tolotti, Mario Springhetti.
I COSTI DI PRODUZIONE Il punto di partenza è che in Val di Non l’agricoltura è più "cara" rispetto alla pianura, soprattutto a causa della frammentazione fondiaria.
La superficie
melicola delle valli del Noce è di circa 7 mila ettari: di questi circa 6.700 sono coltivati da 3.859 soci
Melinda.La superficie media aziendale è quindi inferiore ai 2 ettari, mediamente suddivisi in 7-8 appezzamenti. In questo quadro l’accorpamento dei terreni, attraverso il riordino fondiario o la permuta, abbatterebbe i costi in modo significativo, riducendo le tare improduttive, i tempi morti e dando maggiori possibilità di sistemazioni adeguate su terreni in pendenza.
Calcolatrice alla mano, tenendo conto anche dell’orografia dei terreni, i tecnici di
San Michele hanno stimato che per un’azienda di circa 4 ettari i costi totali di produzione ammontano a 25.000 euro per ettaro, tra manodopera extra aziendale, mezzi tecnici, assicurazione grandine, irrigazione e carburanti; a questi vanno aggiunte le spese per ammortamenti, collaboratori famigliari e amministrazione.
LA MECCANIZZAZIONE
Tra le voci che incidono di più nelle valli del Noce c’è la meccanizzazione agricola: in media assorbe il 20% sul totale dei costi.