Se usati da più gruppi è necessaria la disinfezione prima dello scambio.
Ricambio dell'aria
Tutti i locali chiusi vanno arieggiati frequentemente e va evitato il ricircolo d’aria negli impianti di climatizzazione dell’aria.
Uso dei dispositivi
La protezione di naso e bocca va curata con attenzione attraverso un utilizzo corretto delle mascherine, sulla base delle raccomandazioni pediatriche e delle disposizione vigenti. Per accedere alle attività/struttura, tutti gli operatori e tutti i bambini di età superiore ai 6 anni sono tenuti ad indossare le mascherine in modo appropriato, sostituendole nel caso si deteriorino. Le mascherine per i bambini devono essere fornite dalla famiglia ed avere misure adeguate, secondo le diverse fasce d’età. L’ente gestore è tenuto a dotarsi di mascherine di riserva sia per adulti che bambini.
Per gli operatori che accudiscono bambini di età inferiore ai 6 anni non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico, potrà essere previsto l’uso di ulteriori dispositivi (es: guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose) oltre alla consueta mascherina chirurgica e al rinforzo delle misure di igiene.
Consumo dei pasti
Si prevede il consumo dei pasti/spuntini nel rispetto delle norme in termini di distanziamento ed evitando contatti tra gruppi diversi, mantenendo sempre il distanziamento interpersonale di almeno un metro. È necessario individuare le modalità con cui i bambini possono spostarsi fra le diverse zone della struttura al momento del pasto, per garantire che si evitino assembramenti. Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni.
Si prevedono pasti con lunch box individuali forniti dall’ente gestore oppure portati da casa. Qualora ci si avvalga di fornitori esterni per il pasto, costoro non possono avere accesso alla struttura/spazio di attività. Per le bevande si prevede utilizzo di bottiglie individuali fornite dall’ente o di borracce personali portate da casa.
Nel caso di strutture che prevedano l’uso della cucina cucina (compreso uso stoviglie) dovrà essere aggiornato il piano di autocontrollo haccp per il servizio di preparazione e erogazione dei pasti, nel rispetto delle indicazioni del Protocollo di sicurezza sul lavoro per attività di accoglienza e strutture ricettive.
Utilizzo dei servizi igienici
I servizi igienici devono essere di uso esclusivo, puliti e disinfettati almeno una volta al giorno e comunque al bisogno. Va evitata la compresenza contemporanea di bambini appartenenti a gruppi diversi e va implementata l’aerazione del locale.
Momenti di riposo e sonno
Il sonno dei bambini più piccoli è previsto se compatibile con le fasce orarie di apertura del servizio contenute nel progetto organizzativo. Si deve favorire l’utilizzo di tutti gli spazi possibili, in particolare dei locali di superfici maggiori o all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento dei gruppi di bambini e delle distanze interpersonali di almeno un metro. Va garantita la sorveglianza dei bambini e l’aerazione prevista per i locali. Il lettino o il posto dedicato per il riposo deve essere assegnato al bambino e non prevedere un uso promiscuo. L’eventuale uso di biancheria (federa per cuscino, lenzuola, coperte) è ammesso solo per uso personale e portata da casa.
Raccolta dei rifiuti
L’ente deve disporre di un sistema di raccolta differenziata per fazzoletti, mascherine e guanti usati, con contenitori con coperchio a pedale e sacchi monouso con chiusura a nastro. Il personale indossa i guanti prima di chiudere il sacchetto e di toglierlo dal suo contenitore, per poi smaltirlo come rifiuto indifferenziato in doppio sacchetto.
IL COMMENTO
"La sospensione non solo della scuola, ma anche di tutte le attività educative, sociali, sportive e di gruppo ha fortemente colpito i nostri bambini e i nostri ragazzi - commenta l'assessore Segnana -. La pandemia non ha toccato solamente i nostri affetti, la salute, l'economia, ma il cuore stesso delle famiglie. Per un lungo periodo i minori non hanno potuto svolgere esperienze al di fuori del contesto domestico e familiare, si sono visti limitare attività naturali e normali, legate al loro benessere, come l'incontro sociale fra pari, il gioco, l'educazione. Per questo è necessario favorire, seppure in modo graduale e secondo regole precise, la ripresa della loro socialità, accanto all'urgenza di dare un supporto alle famiglie e ai genitori. Specifica attenzione poi, abbiamo rivolto ai bambini e ragazzi con disabilità, per i quali le misure restrittive hanno comportato particolari difficoltà".
Sono ormai note le evidenze e le problematiche causate dal lockdown sui minori che, accanto alla chiusura prolungata dei servizi educativi, ha causato una prolungata mancanza di apporti educativi e di tempi adeguati di socializzazione, fondamentali soprattutto nei bambini più piccoli. Proprio per questo è importante ideare iniziative compatibili con le norme sanitarie destinate a promuovere le dimensioni sociali, educative, culturali dei bambini, con attenzione particolare a coloro che vivono in contesti di fragilità e vulnerabilità.
Le linee guida che consentiranno di attivare i servizi estivi si muovono in questa direzione, pur con tutte le cautele del caso che vanno dalle misure di prevenzione e controllo degli adulti ai quali compete il compito educativo, alle corrette regole di distanziamento, igiene e sanificazione, fino al progetto educativo costruito a misura di bambino/ragazzo.
Il documento è stato elaborato tenendo conto delle “Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza Covid-19”, licenziate il 15 maggio 2020 dal Dipartimento per le politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché dei documenti del mondo scientifico, e sono coerenti con gli indirizzi per la gestione dell’emergenza Covid-19 per quanto riguarda la sicurezza, secondo quanto licenziato dal Comitato provinciale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro della Provincia autonoma di Trento con gli appositi protocolli. Si sono altresì tenuti in considerazione i contributi prodotti in ambito locale da varie realtà pubbliche, associative e private.
Le linee guida hanno l'obiettivo di costituire un orientamento generale unitario per rispondere all’esigenza di rendere sicure e non frammentate le esperienze che si svilupperanno; sono un preciso riferimento anche per le progettualità innovative, che potranno esprimersi sul territorio, come elemento di valore delle risorse che ogni territorio potrà mettere in gioco per lo sviluppo delle diverse iniziative.
I prossimi mesi potranno essere un laboratorio che aiuterà tutti a capire come ripartire in autunno, in una condizione in cui gli elementi di garanzia sanitaria dovranno necessariamente integrarsi con una organizzazione delle strutture e dei progetti diversa da quella che ha caratterizzato la fase precedente l’emergenza sanitaria.