Hanno quindi deciso di organizzare una perquisizione a casa sua, proprio alla ricerca di stupefacenti.
Fatto arrivare il cane antidroga del nucleo cinofili carabinieri di Laives, sono quindi presentati in serata dall’indagato. Nella perquisizione l’olfatto del cane Heni è stato parecchio sollecitato. Sono saltati fuori quasi 760 grammi di hashish, quasi 90 grammi di cocaina già suddivisa in 15 involucri, 64 grammi di marijuana, una pasticca di ecstasy (MDMA), tre bilance elettroniche di precisione, 260 semi di canapa, 4.600 euro in contanti.
Il tutto è stato ovviamente sottoposto a sequestro e sarà trasmesso al laboratorio analisi sostanze stupefacenti dei carabinieri di Laives per le previste analisi qualitative.
L’uomo, dopo i rilievi foto-dattiloscopici, è stato sottoposto – informato il pubblico ministero – agli arresti domiciliari. L’indomani mattina, nel corso dell’udienza di convalida della misura precautelare, tenuta a distanza in videoconferenza per i noti motivi COVID, l’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
Sicuramente un bel colpo, con più di nove etti di droga tolti dalla circolazione. Un po’ inaspettato nell’amena località di confine in cui i carabinieri in genere si aspettano di più un crimine transfrontaliero anziché uno “residente”.
Pericoloso rapinatore slovacco si nascondeva a Castelrotto: arrestato dai carabinieri di Ortisei
Si era rifugiato tra le valli altoatesine P.H., slovacco classe 1985, che, dopo aver commesso diverse violente rapine in Repubblica Slovacca, era fuggito rendendosi irreperibile.
In pochi immaginavano che il mite cameriere di un noto albergo della zona di Castelrotto, fosse in realtà un pericoloso criminale sfuggito alla giustizia, il cui modus operandi era caratterizzato da grande violenza e dall’uso di armi da fuoco. La polizia slovacca della città di Banská Bystrica, una città di quasi 80.000 abitanti al centro della Slovacchia, aveva scoperto l’autore di due rapine commesse in quel centro a giugno e novembre 2018. In quella di novembre aveva aggredito la commessa di un alimentari, in quella di giugno aveva puntato una pistola contro un commesso di un locale pubblico.
Riconosciuto colpevole dall’autorità giudiziaria slovacca, all’inizio di quest’anno è divenuto destinatario di un mandato di cattura europeo, che ha trovato il suo esito più felice grazie alla rapida azione dei Carabinieri della Compagnia di Ortisei.
Con una mirata e rapida attività d’indagine, i Carabinieri sono riusciti a individuare la posizione del fuggitivo e arrestarlo all’interno della sua abitazione. A nulla sono valsi gli sforzi per sottrarsi alla giustizia nonostante avesse scelto una sistemazione isolata e poco appariscente per la sua latitanza. È stato colto completamente alla sprovvista dall’intervento dei militari dell’Arma, ai quali ha aperto la porta di casa in accappatoio credendoli impiegati delle poste.
Resosi conto dell’ormai ineluttabilità della cattura, ha ammesso la sua sconfitta seguendo docilmente i militari che, dopo le operazioni di foto-segnalamento, lo hanno affidato alle cure dell’istituto penitenziario di Bolzano, dove ora attende l’estradizione verso la Repubblica Slovacca, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
In auto ubriachi insultano i carabinieri: denunciati
I militari dell’aliquota radiomobile della Compagnia Carabinieri di Vipiteno hanno denunciato tre persone per oltraggio a pubblico ufficiale e li anno sanzionati per ubriachezza in pubblico, uno di essi è anche stato denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica.
Nel corso della notte, poco dopo le 3, lungo la statale 12 del Brennero, un’autopattuglia di Vipiteno era impegnata in un posto di controllo quando è sopraggiunta un’auto dall’incedere incerto. I militari hanno intimato l’alt ed essa si è fermata. I tre soggetti nell’auto erano tutti – conducente incluso – palesemente ubriachi.
I due militari hanno quindi chiesto al conducente di scendere e di sottoporsi al test con l’apparato etilometrico. Il conducente non solo si è rifiutato di soffiare ma si è fortemente alterato e ha iniziato a inveire contro i carabinieri. Gli altri due, i passeggeri del mezzo, hanno espresso parole poco educate – che qui si preferisce non riportare per decenza – e hanno accusato i militari di accanirsi contro di loro. È dovuta anche intervenire una seconda pattuglia in supporto. A tal punto i tre si sono calmati e, una volta terminate le procedure per il sequestro del veicolo, se ne sono andati. Il conducente, oltre alla denuncia per guida in stato di ebbrezza ha ricevuto una sanzione per non aver con sé la patente di guida. Tutti e tre sono stati sanzionati per ubriachezza manifesta. I Carabinieri stanno vagliando i singoli epiteti ingiuriosi per valutare chi sia da denunciare per oltraggio e chi invece no.