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Safer Internet Day in Trentino, una vita da social: incontri nelle scuole di Trento e Bolzano. Vicequestore Pagnozzi: "I giovani devono imparare a navigare in Rete"

Trento - La Polizia di Stato, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca con Una vita da social l'11 febbraio per incontrare 60mila studenti sul tema del Cyberbullismo


Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2016, che quest’anno si terrà l'11 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del Cyberbullismo nelle scuole delle province di Trento e Bolzano. L’evento è previsto nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani.


La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day con lo slogan “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”.


Una vita da social, come ormai molti sanno, è un progetto itinerante sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di Generazioni Connesse, che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online. L’iniziativa ha anche una sua pagina Facebook "unavitadasocial", nella quale vengono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti.


L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al Cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.


La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante.
Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online.

Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza online dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.


Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%).


Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di Cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l'8% delle risposte).


In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l'inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.


Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet - ormai celebrata in oltre 100 paesi - sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.


vitadasocial

I DATI DI TRENTO

“Nel 2015, nella sola Provincia di Trento, sono stati 3 gli arresti effettuati per pedofilia online, e sono state concluse 2 indagini sullo Stalking, 17 sulla diffamazione, 3 sulle ingiurie, 3 sulle minacce, 3 sulle molestie, 15 sul furto di identità in rete - dichiara il vice Questore aggiunto Tiziana Pagnozzi, dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Trentino Alto Adige -Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web. E’ fondamentale che i genitori ed i ragazzi abbiano la percezione dei pericoli che si celano in rete, così come hanno la percezione dei pericoli che derivano dall’uso di alcool o di stupefacenti. In tal modo è possibile fare un’efficace prevenzione e quindi arrivare ad una navigazione consapevole e sicura".


“Preme ricordare che la Specialità è presente anche sulla Rete - continua Tiziana Pagnozzi, con consigli utili che possono essere reperiti sul sito www. poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso l’App scaricabile gratuitamente sul proprio Smartphon o su Tablet, sia per il mondo Apple che Android”.

Ultimo aggiornamento: 08/02/2016 09:57:23
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