Dai filmati del circuito di videosorveglianza è apparso chiaro fin da subito che l’aggressore avesse utilizzato targhe posticce per impedire l’identificazione del veicolo.
La vittima è stata trasferita immediatamente all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e i referti medici hanno evidenziato ferite alla testa e alle mani, scongiurando il pericolo di vita. Un controllo accurato delle telecamere di accesso ai varchi del comune di Capriolo, limitrofo a Paratico, ha consentito ai Carabinieri della Sezione Operativa del NORM di Chiari, insieme ai Carabinieri della Stazione di Capriolo, di operare un raffronto tra lo stesso tipo di autovettura transitata su quelle strade nel giorno precedente.
L’evidenza dell’artificiosità della targa del veicolo e le analogie con la stessa vettura targata regolarmente, hanno fatto emergere l’identità del proprietario, un ragazzo 22enne M.R. che lavora interinalmente come operaio nelle aziende locali.
Nel corso della serata, dopo ulteriori accertamenti, il colpevole è stato individuato all’interno del suo posto di lavoro e si è dimostrato collaborativo. Nell’immediatezza ha confessato di aver commesso il gesto a causa di forti dissapori avuti con la vittima all’incirca un anno fa, quando entrambi lavoravano nella stessa azienda manifatturiera in cui sono successi gli eventi. L’autorità giudiziaria ha disposto immediatamente il fermo di indiziato di delitto e l’accompagnamento nel carcere di Brescia nelle ore notturne.