Serle -Il Gip di Brescia, Paolo Mainardi ha scarcerato Mirko Franzoni. A meno di 24 ore dall'interrogatorio di garanzia, e mancando la colpevolezza il giudice ha accolto la richieste del legale del 29enne di Serle e scarcerato.
A cinque giorni dall'arresto Mirko Franzoni, 29 anni, contitolare con un fratello di un'officina meccanica, è tornato in libertà. E si è chiuso in silenzio dopo il clamore delle vicenda legata all'omicidio di un giovane albanese, Eduard Ndoj, 25 anni che aveva rubato nella sua casa. 
Il meccanico di Serle è stato scarcerato dal Gip Paolo Mainardi perché mancano indizi di colpevolezza. Nell'ordinanza il giudice spiega che il quadro indiziario non consente di stabilire con certezza che Franzoni abbia ucciso volontariamente. La richiesta di arresto era stata avanzata dal pm Francesco Piantoni. L'autopsia sul 25enne albanese aveva confermato: colpo ravvicinato. Viene così suffragata la deposizione di Mirko Franzoni, il 29enne che sabato scorso ha sparato e ucciso un albanese.
LA RICOSTRUZIONE
Interrogato ieri nel carcere di Brescia, Franzoni ha risposto alle domande del Gip, Paolo Mainardi, dicendo che il colpo è stato ravvicinato e fortuito. L'autopsia ha confermato questa ipotesi e Mirko Franzoni è stato scarcerato alla 13.23.
Il suo legale, Gianfranco Abate, aveva chiesto la scarcerazione e in subordine i domiciliari.
Il paese della Valle Sabbia era diviso sulla vicenda. Lunedì sera una fiaccolata con centinaia di persone favore di Mirko Franzoni, indagato per omicidio colposo. Secondo quanto ricostruito due extracomunitari si aggiravano nei pressi di abitazioni di Serle, sono stati avvistati dai vicini che hanno chiamato il proprietario. Il 29enne ha preso il fucile e inseguito i ladri.
E' scoppiata una colluttazione, l'uomo ha imbraccato il fucile e sparato due colpi. Vani i soccorsi, il giovane era già morto. Sul posto i medici del 118 e i carabinieri di Nuvolento. Il secondo albanese è riuscito a scappare e a far perdere le tracce. Sotto shock l'intero paese per quanto accaduto. Due anni fa erano state organizzate delle manifestazioni, perché in paese c'erano stati furti e non si riusciva a fermarli.
LA DINAMICA
Il furto in un'abitazione si è trasformato in tragedia a Serle. Dopo aver saccheggiato una casa, i malviventi si sono introdotti in un'altra villetta in via Salvandine e vengono sorpresi. I due ladri, entrambi albanesi, cercano di fuggire, ma vengono inseguiti da Mirko Franzoni, contitolare di un'autofficina con il fratello, e intima loro di consegnare i denari in contanti e oggetti d'oro rubati dalla sua casa. Nasce una colluttazione, l'albanese cerca di colpire Mirko Franzoni che prende il fucile da caccia calibro 12 e spara, uccidendolo.