Trento - Intervento del segretario politico del PATT, Simone Marchiori (nella foto) sulla vicenda SAIT (Sindacato Agricolo Industriale Trentino): "Le dichiarazioni di Simoni (SAIT) negano la natura stessa della cooperazione”.
"Le polemiche nate attorno alla decisione di SAIT di disdire contratti con alcuni panificatori per concentrare i propri ordini nella mani di un fornitore unico potrebbe sembrare a prima vista una semplice scelta di mercato. Una soluzione frutto di valutazioni economiche e strutturali pienamente legittime per un’impresa.
Peccato, però, che accanto a queste valutazioni economiche vi siano anche delle dichiarazioni che fanno capire come questa decisione sia frutto di una filosofia aziendale lontana anni luce dallo spirito cooperativistico tipico del Trentino.
Siamo perfettamente consci che i tempi in cui ci troviamo ora siano diversi rispetto a quelli in cui don Lorenzo Guetti dava il via ad un’esperienza che ha modificato radicalmente il tessuto sociale ed economico della nostra terra portando benessere e sviluppo e solo un folle potrebbe pensare che a distanza di più di un secolo sarebbe possibile proporre le stesse identiche soluzioni di allora, come se nel frattempo non fosse cambiata sia la condizione economica dei trentini che dinamiche e dimensioni del mercato locale e globale. Tuttavia leggere le dichiarazioni del presidente di SAIT fa inorridire non solo don Guetti, che probabilmente si sta rivoltando nella tomba, ma tutti coloro che credono ancora nel sistema cooperativo come volano di sviluppo equo, sostenibile e in grado di aiutare tutti gli attori della società trentina: produttori, venditori, consumatori, anche i più deboli.
Sentire il presidente Simoni affermare che “la nostra mission (quella di SAIT ndr.) non è tutelare il singolo panificatore, allevatore, produttore di fragole.