Il riconoscimento, come sottolineato dalla stessa Depaoli, premia anche la capacità di risposta di Trento a nuovi bisogni e a nuove vulnerabilità.
Felice per l'onorificenza, il sindaco Alessandro Andreatta commenta: “Trento ha dimostrato di essere una comunità generosa. Alla gran mole di richieste di intervento raccolta dal nostro Pronto Pia, il numero verde che dà supporto agli anziani, è subito corrisposta una mobilitazione per dare risposte concrete e tempestive: c'è stata l'idea di due universitari di creare la piattaforma Trento si aiuta, la raccolta di oltre 700 soggetti pronti a dare una mano e quindi l'avvio di una macchina organizzativa, supportata dai nostri Servizi sociali, che ha consegnato spese, medicinali, pacchi viveri e persino libri della biblioteca, ma ha anche dato supporto psicologico a centinaia di persone. Dagli scout agli alpini, dalle parrocchie a tanti privati cittadini, la nostra città ha dimostrato di essere solidale e sensibile. Sono davvero orgoglioso di essere il sindaco di questa comunità. Grazie dunque a Giorgia Depaoli, nuova cavaliera al Merito della Repubblica, e grazie a tutti i volontari che hanno contribuito a far diventare l'esperienza della piattaforma Trento si aiuta un esempio a livello nazionale”.
Giorgia Depaoli, ancora incredula per essere diventata il simbolo della solidarietà trentina, in questi giorni continua a lavorare da casa per l'Onu. Certo non era previsto che, a causa del lockdown, il suo impegno per le popolazioni di Paesi in cui guerra e fame minacciano i diritti fondamentali proseguisse inaspettatamente nella Trento del Coronavirus: “È stato bellissimo trovare un Trentino che si dà da fare e vedere la mobilitazione di centinaia di persone di tutte le età. Io credo molto nell'idea che si debba restituire ciò che si è ricevuto: chi è fortunato perché ha salute e lavoro dovrebbe sempre impegnarsi per aiutare chi invece è in difficoltà”.