Trento - Seconde case, risanamento borghi e centri storici, il consigliere provinciale Claudio Cia (Agire) chiede "un intervento fondamentale per dare slancio all'economia trentina".
Tra Trentino e Alto Adige vi sono numerose differenze, una di queste riguarda i posti letto all’interno dell’offerta turistica: in Sudtirol ci sono circa 228 mila posti letto, 152 mila derivano dai circa 4 mila alberghi e residence, gli altri si trovano nelle seconde case. Il Trentino mette in campo 440 mila posti letto, togliendo gli 80 mila alberghieri, rimangono circa 360 mila posti nelle seconde case.
"Alla luce dell’emergenza Covid-19 e del conseguente cambio di atteggiamento che avverrà nei confronti dei consumatori e dei turisti, se questa differenza nell’offerta turistica tra Trentino e Alto Adige ha fino ad oggi rappresentato quasi un handicap per noi, adesso può rivelarsi un volano per il rilancio della nostra economia. E' infatti verosimile prevedere che il turismo estero per il 2020 sarà pressochè azzerato, mentre sarà favorevole puntare molto sulle seconde case, dov’è più facile mantenere il distanziamento.