Trento - Ora è ufficiale. L'Adunata nazionale degli Alpini si terrà a Trento nel 2018. Si è svolto oggi a Gemona il Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini, che ha definitivamente assegnato l’organizzazione della novantunesima Adunata Nazionale.
Sarà quindi Trento, con la sua Sezione Alpini ad essere chiamata all’allestimento dell’Adunata che commemorerà il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale. Trento e il Trentino, terre fortemente colpite da quegli avvenimenti, e terre dalle quali alto si deve levare il messaggio di pace che gli Alpini portano avanti da anni.

Trento sarà quindi la città simbolo del centenario. Con il 2018 si compirà il ciclo commemorativo per il centenario della Grande Guerra; sarà il momento per ricordare la fine del sanguinoso conflitto e, nel contempo, la conclusione di quel processo unitario nel quale Trento e Trieste assursero a simbolo indiscusso di sacrificio per l’unificazione del Paese. Non vi è città, paese o borgo d’Italia che, a partire dal 1918, non abbia dedicato nella propria toponomastica almeno un viale, una piazza od un vicolo alle città irredente Trento e Trieste, od ai suoi Martiri Battisti, Filzi e Chiesa. I toni del bollettino della vittoria del Generale Diaz non lasciano alcun dubbio: “Il Tricolore italiano sventola sul Castello del Buonconsiglio e sulla Torre di San Giusto”.
A pochi chilometri da Trento, tra Avio ed Ala il 29 ottobre del 1918 gli ufficiali del Comando Supremo italiano ricevettero gli emissari austroungarici con la bandiera bianca; nella villa dei Marchesi Guerrieri Gonzaga a Borghetto di Ala vennero definiti quel giorno in concreto i termini dell’armistizio, firmato ufficialmente a Padova il successivo 3 novembre.
Trento, città dei monumenti del centenario. Fabrizio De Andrè ricorda in una delle sue più belle canzoni suo nonno Andrea: “Andrea si è perso, ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia…”. Quanti sono i nostri avi che, come quello di De Andrè, si sono persi per sempre sui monti del nostro Trentino. Ogni anfratto, ogni buca, valle o cima, raccontano di questa immane tragedia che fu la prima guerra mondiale. Basti solo accennare qualche nome: Pasubio, Coni Zugna, Costa Violina, Valsugana, Cauriol, Adamello, Cardinal, testimoni naturali che suscitano ricordi di altrettante storie legate agli episodi bellici, e delle molte canzoni che ne raccontano i particolari che ricordano Trento ed il Trentino. Un memoriale storico e monumentale da preservare nel tempo.
Trento, città degli Alpini. Trento e gli Alpini hanno un legame indissolubile costruito in cent’anni di reciproca stima e ammirazione. L’ossatura dell’alpinità trentina si forma sin dagli anni ’20 quando, appena concluso il primo conflitto mondiale i primi reduci si ritrovano nel comune sentimento di appartenenza agli Alpini. Così nel 1920, i pochi sopravvissuti all’olocausto bellico, riuniti attorno alla medaglia d’oro tenente Ferruccio Stefenelli ed al senatore Guido Larcher, compagno d’armi di Battisti, diedero vita alla nostra sezione ed a quella splendida storia di tradizione alpina che dura a tutt’oggi, per onorare le 12 medaglie d’oro che fregiano il nostro Vessillo.