Si tratta di strumenti diagnostici molto sofisticati che, naturalmente, possono essere utilizzati solo in laboratori altamente specializzati, quali il Laboratorio di microbiologia e virologia del Santa Chiara che in questa fase è allertato 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Sono state ribadite le raccomandazioni già divulgate nei giorni scorsi a cominciare dal fatto che le misure precauzionali per evitare il diffondersi del Coronavirus, sono le stesse di una serie di altre malattie respiratorie: l'igiene delle mani lavandole spesso con acqua e sapone o con soluzioni idroalcoliche, l’uso di fazzoletti di carta che devono essere buttati dopo l’utilizzo, lo starnutire o tossire in un fazzoletto o nel gomito flesso.
Nel caso di persone che rientrano dalla Cina, studenti compresi, è stato confermato l’invito a osservare un periodo di isolamento fiduciario per due settimane da effettuare a domicilio o in un centro di accoglienza.
Durante il periodo di isolamento domiciliare fiduciario le persone vengono contattate telefonicamente due volte al giorno dal personale sanitario dell’Apss, per verificare l’eventuale insorgenza di sintomi quali febbre, tosse, mal di gola. Al termine del periodo di isolamento, Apss rilascia a ciascuna persona un’attestazione che certifica l’avvenuto isolamento domiciliare fiduciario senza manifestazione di sintomi della malattia, e quindi la piena sicurezza del rientro in comunità.
Tra le indicazioni date ai medici nel caso in cui vengano a conoscenza di un "caso sospetto” l’invito è di contattare il medico referente del proprio ambito territoriale, reperibile ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, che organizzerà la visita a domicilio insieme al medico di famiglia, fornendo al professionista sia i kit dei dispositivi di protezione individuale sia il materiale per eseguire, secondo i protocolli previsti, i tamponi nasofaringei da inviare al laboratorio Apss e all’ospedale Spallanzani di Roma per gli esami necessari. Fatto questo, nel giro di poche ore si potrà avere l’esito.
Anche nel resto del Paese le misure prudenziali consigliate alla scuola trentina
"La decisione del Ministero di far propria anche nel settore scolastico la linea di prudenza che abbiamo adottato per la gestione del fenomeno Coronavirus è la testimonianza di come il dialogo costante tra Governo e Regioni e Province autonome sia la strada più efficace per garantire a tutti le migliori soluzioni possibili, a fronte di uno scenario di grave complessità". È il commento del presidente della Provincia autonoma di Trento in merito all'aggiornamento di queste ore della "circolare scuola", da parte del Ministero della Salute. Un aggiornamento ispirato al principio di massima precauzione, con monitoraggio e assenza da scuola giustificata.
Nei giorni scorsi la Provincia di Trento, insieme all'Azienda Sanitaria, aveva invitato tutte le persone in rientro dalla Cina, studenti compresi, a seguire alcune misure precauzionali, osservando un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni a casa propria se le condizioni lo consentono o in struttura appositamente allestita, per evitare il diffondersi del Coronavirus. Una circolare, firmata dal dirigente generale del Dipartimento alla salute era per l'appunto indirizzata anche alle Istituzioni scolastiche e formative del Sistema educativo provinciale.
"In Provincia di Trento fin dall'inizio dell'emergenza è al lavoro una task force - conclude il presidente - che si sta impegnando in piena trasparenza e collaborazione con la comunità cinese che vive in Trentino. A tutti va il nostro ringraziamento per il prezioso impegno su questo delicato settore che coinvolge la salute pubblica".