Dalla contemplazione di quest’amore, Chiara ha ricevuto l’intuizione che è lo svuotamento di sé a dar corpo all’altro, a eleggere l’altro come il respiro della vita. Nella misura in cui faccio respirare l’altro, respiro io stesso.
Pensando ai cinque ciottoli di Davide, mi è assolutamente naturale invitare la nostra Chiesa a non avere più paura. Una sua figlia – Chiara, assieme alle sue compagne –, forte solo del Vangelo ha dato vita a gesti di comunione che hanno varcato i confini del mondo.
Chiesa di Trento, perché temi? Prendi in mano il Vangelo – Parola di vita –, prova a viverlo nella sua straordinaria semplicità e radicalità. Trasforma le tue comunità in piccoli rifugi, dove s’incontrano i poveri e si vive la fraternità. È arrivato per te, cara Chiesa di Trento, il momento di ascoltare il grido di questa tua figlia, che cento anni fa ha ricevuto il battesimo in questa basilica mariana.
Attorno alla Parola infuocata del Vangelo possiamo ricostruire la vita delle nostre comunità, annientando il Golia dell’indifferenza, delle liti, delle mille diatribe in cui spesso s’impantanano.
La mano inaridita, guarita in giorno di sabato – come ci ha narrato il Vangelo –, riletta alla luce degli inizi del carisma, dà alla nostra Chiesa ulteriori provocazioni. Chiara ha infranto il sabato di una teologia prigioniera di se stessa, che aveva la presunzione di tutto controllare. Per lasciarsi sorprendere dalle novità di Dio. Il Cristo abbandonato è eccesso d’amore: solo i temerari che accettano di camminare nella notte, senza sicurezze, lo possono incontrare.
Quanta attualità riscontriamo tra il contesto in cui è nato il carisma dell’unità e l’attuale situazione, dove spesso si sale sulle barricate consumando se stessi in sterili diatribe concettuali, orfani della vita e delle sue trame. È interessante, a tal proposito, sottolineare che il vescovo Carlo ha saputo, profeticamente, riscontrare, in quel nuovo modo di vivere il Vangelo, il dito di Dio.
Chiara ha conosciuto anche la notte dello Spirito. Chiesa di Trento, non aver paura dell’irrisione che può accompagnare la tua voglia di fedeltà al Vangelo. Attraversa la notte, parteciperai alla fecondità di Gesù abbandonato che ha trasformato il monte della morte in grembo di vita.
Chiara contempla la creazione abitata dall’amore di Dio. Essa ha un volto: porta in sé le tracce del Creatore, salutare provocazione a percepirsi parte di essa ed esserne custodi. Buon compleanno Chiesa di Trento e Movimento dei Focolari!