Una legge non impugnata dal Governo di Roma, ma contestata da un magistrato a seguito di un ricorso.
"Leggeremo con attenzione le motivazioni dell’atto, ma sicuramente non dobbiamo arrenderci e ricorreremo in appello perché la giustizia sociale nell’assegnazione delle case popolari non può ricadere nuovamente nella discriminazione ai danni dei nostri cittadini - sostiene in una nota il segretario della Lega Trentino, Mirko Bisesti - non è la Provincia ad essere stata sconfitta, ma il Trentino e tutti quei trentini che da tanti anni chiedevano giustizia sul tema degli alloggi pubblici".
Sull'argomento è intervenuto il gruppo consiliare provinciale PD trentino: "Non si fa propaganda a suon di leggi sapendo fin dal principio – come nel caso delle aperture domenicali – che risulteranno illegittime per difetto di competenza o per contrasto con fonti del diritto superiori. A fare le spese di questo modo irresponsabile di agire sono la nostra Autonomia, il nostro sistema istituzionale continuamente minato nella sua credibilità e i cittadini trentini, presi in giro da persone che dovrebbero tutelarli e agiscono invece solo in funzione di un proprio personale tornaconto elettorale".