Trento - Scuola dell’infanzia, "scioperare oggi sarebbe incomprensibile". Cgil: "no ad imposizioni sovietiche, le famiglie siano libere di scegliere tra scuola dell’infanzia e centri estivi. Serve un patto tra insegnanti e famiglie, non gli scioperi".
La Cgil del Trentino per bocca del suo segretario generale Andrea Grosselli definisce come “incomprensibile” la possibilità che le organizzazioni sindacali di categoria proclamino uno sciopero provinciale del personale delle scuole dell’infanzia contro la decisione di tenere anche le scuole anche a luglio. Il che non vuole dire che la decisione che la Giunta pretende di imporre sia accolta senza discussione dal sindacato di via dei Muredei.
"Non si tratta di legittimità - precisa Grosselli -. Ogni lavoratore ha diritto di scioperare, è sacrosanto ed è un diritto sancito dalla Costituzione italiana. Manifestare in piazza è il sale della democrazia. Lo abbiamo visto in questi mesi quando le piazze si sono riempite di imprenditori e lavoratori autonomi le cui aziende erano chiuse. Ieri erano in sciopero i lavoratori Sicor, lo sono stati e.lo saranno gli addetti al pulimento senza aumenti da 8 anni, lo faranno anche i dipendenti provinciali unici in Italia senza contratto, e mercoledì prossimo unitariamente saremo sotto il Consiglio provinciale per protestare contro una manovra anticrisi che dà poco o nulla ai lavoratori e alle loro famiglie".
Il punto è un altro. “Se Piazza Dante - spiega Grosselli - vuole costruire delle risposte per le famiglie lasci da parte gli spot e cominci a discutere di risorse da stanziare, personale della scuola da coinvolgere e proposte conciliative che riguardino non solo le famiglie che hanno figli nella scuola dell’infanzia, ma tutti i bambini e i ragazzi almeno fino a 14 anni.