Il modo migliore che abbiamo come cittadini per riconoscere il loro impegno è quello di rimanere in casa per contenere la diffusione del virus".
"Si tratta di una patologia respiratoria estremamente grave e difficile da trattare - ha spiegato il medico rianimatore Mauro Della Morte -, che spesso presenta complicazioni che coinvolgono altri organi, ad esempio il sistema cardiocircolatorio e l'apparato renale, quindi è necessario proteggersi rimanendo in casa".
"I malati hanno un percorso difficile - ha aggiunto il medico infettivologo Chiara Rebucci -, vanno costantemente monitorati e possono aggravarsi. Ci sono pazienti che evolvono in modo positivo e che guariscono, ma ad oggi sono più quelli che ricoveriamo che quelli che guariscono. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma abbiamo bisogno che la gente ci aiuti adeguandosi alle restrizioni per ridurre al minimo le possibilità di contagio".
"Abbiamo cambiato attività a 130 infermieri e a 60 operatori sociosanitari che sono stati formati per lavorare nei reparti covid-19 - ha concluso Tonino Trinca Colonel, dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche -. Hanno accettato la sfida e si sono messi in gioco cambiando modalità di assistenza: si tratta di una patologia con necessità di isolamento quindi gli operatori seguono pazienti che cercano uno sguardo di conforto in chi li assiste".
Giornate che si susseguono purtroppo l'una uguale all'altra dall'inizio dell'emergenza, pazienti che aumentano, sforzi organizzativi che si intensificano e lo straordinario lavoro svolto da medici, infermieri e operatori sociosanitari: "L'impegno del nostro personale per far fronte all'emergenza è encomiabile - sottolinea il direttore generale Tommaso Saporito -, a fronte della sconcertante superficialità di tante persone che ancora non hanno compreso la gravità della situazione e non rinunciano alle abitudini di sempre, mettendo a rischio se stessi e chi hanno intorno. Non ci sono più giustificazioni: bisogna rimanere in casa e osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni, cambiare abitudini e impegnarsi tutti insieme per uscire da questo incubo".