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Lockdown, un compromesso per un "giallo rafforzato" dal 26 aprile

Roma - Qualche segnale di alleggerimento delle misure anticipato di una settimana rispetto a quanto preventivato dall'ultimo Decreto pre-pasquale, anche se coprifuoco, l'impostazione a colori e altre limitazioni rimarranno ancora, all'insegna della prudenza invocata dal ministro Speranza. Alcune aperture non si avranno prima di luglio, come per il settore delle fiere, non sono ancora stati definiti i dettagli per spostamenti (tra regioni di colore diverso solo mediante un Pass vaccinale o di negatività) e turismo.


OK A SCUOLE E ALCUNE ATTIVITA' ALL'APERTO DAL 26 IN ZONE GIALLE


La mediazione tra rigoristi e aperturisti nel Governo Draghi porta così all'istituzione di zone "giallo rafforzato" per le aree a rischio epidemiologico minore dal 26 aprile. E' quanto emerso dopo la Cabina di regia a Palazzo Chigi: le prime riaperture riguarderanno in particolar modo le attività all'aperto, come bar, ristoranti (anche a cena), sport individuali, cinema, teatri e spettacoli, secondo rigidi protocolli nelle aree meno a rischio, oltre al rientro nelle scuole superiori con la didattica in presenza al 100%.


La road map tra maggio e giugno prevede novità anche per eventi sportivi, attività al chiuso, parchi termali, fiere (da luglio), piscine (dal 15 maggio all'aperto) e palestre (da giugno), con un possibile successivo via libera agli spostamenti anche con l'introduzione di un Covid-pass. Rimarrà il coprifuoco, al momento fissato alle 22. I dettagli sulle riaperture saranno definiti nel corso di un Consiglio dei Ministri durante la prossima settimana, il premier Draghi nel corso della conferenza stampa ha definito quello delle riaperture un "rischio ragionato".


IL COMMENTO DALLA GIUNTA LOMBARDA


"Un passo avanti". Questa la reazione dell'assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, in merito alle nuove decisioni del Governo in tema di riaperture.


"Un risultato significativo - ha continuato - ottenuto grazie ai nostri appelli al buonsenso che speriamo possa avere un seguito nel breve periodo con un'ulteriore programmazione delle riaperture, in sicurezza, delle attività".


"In Lombardia c'è voglia di correre - ha rimarcato l'assessore - e lo stiamo facendo con il Piano vaccinale in base alla dotazione dei vaccini che è, però, ancora insufficiente".


"Potremmo vaccinare 150.000 persone al giorno - ha proseguito l'assessore - e questo significherebbe velocizzare la messa in sicurezza dei lombardi anziani e fragili e un più veloce ritorno al lavoro per tante attività".

"Adesso - ha concluso l'assessore Guidesi - attendiamo solamente un'adeguata dotazione vaccinale".


"La riapertura di bar e ristoranti sarà una boccata d'ossigeno per la filiera agroalimentare, che nel 2020 ha registrato perdite per circa 9,6 miliardi di euro in tutta Italia. La Lombardia è la prima regione agricola d'Italia e anche la prima per numero di bar, ristoranti e pizzerie". Lo ha detto l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi. "Serve - ha aggiunto l'assessore - rimettere in moto una delle locomotive della nostra economia". "In Lombardia - ha concluso l'assessore Rolfi ricordando i numeri dell'agroalimentare lombardo - abbiamo 44.688 aziende agricole, un valore della produzione agricola di 7,7 miliardi di euro su 57 miliardi totali a livello nazionale, e un valore della trasformazione da 3,6 miliardi di euro sui 31 italiani".


Produzione agricola per provincia, in percentuale sul totale della Lombardia. Totale Lombardia 7,8 miliardi di euro (100%); Bergamo 8,8%; Brescia 27,4%; Como 2%; Cremona 15,4 %; Lecco 1,5%; Lodi 5,8%; Mantova 19,7%; Milano 5,5%; Monza 1%; Pavia 9%; Sondrio 2%; Varese 1,8%.


Numero delle aziende agricole lombarde per provincia: Bergamo 4.880, Brescia 9.712, Como 2.064, Cremona 3.804, Lecco 1.103, Lodi 1.288, Mantova 7.461, Milano 3.520, Monza 891, Pavia 6.075, Sondrio 2.280, Varese 1.610.


IL COMMENTO IN ALTO ADIGE


Il presidente della Provincia Arno Kompatscher accoglie con favore la decisione odierna del governo italiano di consentire delle aperture nelle cosiddette zone gialle a partire dal 26 aprile. "La pressione dalle regioni in cui le infezioni sono notevolmente diminuite ha dato i suoi frutti", afferma Kompatscher. “Abbiamo spinto per un allentamento graduale delle misure. Il calendario presentato oggi dal presidente del consiglio Mario Draghi e dal ministro della salute Roberto Speranza è un passo nella giusta direzione".


Nonostante si auspicasse l'apertura di bar e ristoranti già per la prossima settimana, ora il settore si potrà preparare al meglio per la data del 26 aprile. Avere una prospettiva chiara è importante sia per le aziende sia per i loro dipendenti. “Siamo anche felici che sia stata ripristinata la libertà di movimento tra le regioni gialle. Ciò consentirà finalmente all'Alto Adige di accogliere ospiti da fuori provincia”, afferma il presidente.


Per quanto riguarda le scuole, in Alto Adige non cambia molto, soprattutto perché la maggior parte delle classi è già tornata alle lezioni in presenza. "In ogni caso, vogliamo continuare la nostra strategia di test al fine di ridurre al minimo i rischi e non fare passi all’indietro", conclude Kompatscher.

Ultimo aggiornamento: 16/04/2021 14:54:45
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