"Adesso - ha concluso l'assessore Guidesi - attendiamo solamente un'adeguata dotazione vaccinale".
"La riapertura di bar e ristoranti sarà una boccata d'ossigeno per la filiera agroalimentare, che nel 2020 ha registrato perdite per circa 9,6 miliardi di euro in tutta Italia. La Lombardia è la prima regione agricola d'Italia e anche la prima per numero di bar, ristoranti e pizzerie". Lo ha detto l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi. "Serve - ha aggiunto l'assessore - rimettere in moto una delle locomotive della nostra economia". "In Lombardia - ha concluso l'assessore Rolfi ricordando i numeri dell'agroalimentare lombardo - abbiamo 44.688 aziende agricole, un valore della produzione agricola di 7,7 miliardi di euro su 57 miliardi totali a livello nazionale, e un valore della trasformazione da 3,6 miliardi di euro sui 31 italiani".
Produzione agricola per provincia, in percentuale sul totale della Lombardia. Totale Lombardia 7,8 miliardi di euro (100%); Bergamo 8,8%; Brescia 27,4%; Como 2%; Cremona 15,4 %; Lecco 1,5%; Lodi 5,8%; Mantova 19,7%; Milano 5,5%; Monza 1%; Pavia 9%; Sondrio 2%; Varese 1,8%.
Numero delle aziende agricole lombarde per provincia: Bergamo 4.880, Brescia 9.712, Como 2.064, Cremona 3.804, Lecco 1.103, Lodi 1.288, Mantova 7.461, Milano 3.520, Monza 891, Pavia 6.075, Sondrio 2.280, Varese 1.610.
IL COMMENTO IN ALTO ADIGE
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher accoglie con favore la decisione odierna del governo italiano di consentire delle aperture nelle cosiddette zone gialle a partire dal 26 aprile. "La pressione dalle regioni in cui le infezioni sono notevolmente diminuite ha dato i suoi frutti", afferma Kompatscher. “Abbiamo spinto per un allentamento graduale delle misure. Il calendario presentato oggi dal presidente del consiglio Mario Draghi e dal ministro della salute Roberto Speranza è un passo nella giusta direzione".
Nonostante si auspicasse l'apertura di bar e ristoranti già per la prossima settimana, ora il settore si potrà preparare al meglio per la data del 26 aprile. Avere una prospettiva chiara è importante sia per le aziende sia per i loro dipendenti. “Siamo anche felici che sia stata ripristinata la libertà di movimento tra le regioni gialle. Ciò consentirà finalmente all'Alto Adige di accogliere ospiti da fuori provincia”, afferma il presidente.
Per quanto riguarda le scuole, in Alto Adige non cambia molto, soprattutto perché la maggior parte delle classi è già tornata alle lezioni in presenza. "In ogni caso, vogliamo continuare la nostra strategia di test al fine di ridurre al minimo i rischi e non fare passi all’indietro", conclude Kompatscher.