Anche in questo caso la più forte concentrazione di problematiche arriva dal sociale e dal lavoro e servizi.
Segnaliamo che il questionario conteggia le cooperative e non il numero di lavoratori. Per capirci una cooperativa come Risto 3, che ha ferme circa mille persone, contribuisce alla formazione di quel 43% di cooperative che segnalano difficoltà occupazionali al pari di una piccola con 3 dipendenti.
Problemi e opportunità
La crisi economica conseguente alla pandemia ha ancora costretto il 15% delle cooperative a fare ricorso alla moratoria per i mutui. Le seguiranno, forse, un altro 11%, mentre il 74% ha risposto che per ora non ne ha bisogno.
Una risposta che trova conferma anche rispetto all’attenzione posta sul tema della liquidità: il 73% delle cooperative dice di non avere problemi di liquidità dettati dall’emergenza e il 27% invece ne registra. La pandemia è stata occasione per ripensare, rimodulare e reinventare nuovi servizi per il 53% delle imprese del sistema.
Focus credito
Le Casse Rurali hanno scelto di chiudere tutti o alcuni sportelli, invitando soci e clienti a contattare telefonicamente il personale e ad eseguire online tutte le operazioni possibili. Le 9 su 15 Casse Rurali che hanno risposto al questionario segnalano il ricevimento di quasi 8 mila domande di moratoria dei mutui, già evase positivamente nell’81% dei casi.
Dall’osservatorio del credito cooperativo trentino, per ora, le difficoltà più rilevanti emergono dalle imprese più che dalle famiglie. Riguardo alle conseguenze sui bilanci delle stesse Casse Rurali, i direttori segnalano parametri invariati di raccolta e di impieghi rispettivamente nel 40 e nel 70% dei casi.