con i Gruppi di Investigazione sulla Criminalità Organizzata e con tutti i Reparti territoriali.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi in futuro, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.
È stata, tra l’altro, conferita priorità all’analisi di quei contesti legati alla fase emergenziale e post emergenziale, che vengono delegati con immediatezza ai Reparti competenti per i conseguenti sviluppi operativi, in relazione alla possibile connessione con tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico, alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché, in prospettiva, con l’utilizzazione delle provvidenze che saranno poste a disposizione di cittadini e imprese per superare la contingente crisi economica.
Altra importante direttrice, anche in prospettiva futura, dell’azione della Guardia di Finanza per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo è rappresentata dalla massima valorizzazione delle informazioni acquisite nel corso del controllo economico del territorio.
Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure.
Al fine di presidiare al meglio il comparto di specialità della sicurezza della circolazione dell’euro, è stata, infine, intensificata l’azione di contrasto in materia di falsificazione monetaria attraverso una mirata azione di ricerca, prevenzione e repressione finalizzata prioritariamente alla ricostruzione dell’intera filiera del falso, individuando i centri di produzione e di distribuzione delle banconote/monete contraffatte nonché contrastando le ulteriori insidiose condotte fraudolente basate sull'alterazione dei mezzi di pagamento elettronici, come la clonazione di carte di credito e di debito, perpetrati anche attraverso l’utilizzo della rete internet, nell’ottica di salvaguardare l’integrità patrimoniale dei legittimi titolari e degli istituti emittenti.
Nel corso del 2019, invece, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 15 soggetti, ed ammonta ad oltre 15 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro.
Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc..
Sono stati eseguiti 127 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 47 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 70 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 8 sono stati tratti in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai 122 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 7,5 milioni di euro.
Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono state accertate distrazioni patrimoniali per oltre 60 milioni di euro.
In materia di usura sono stati eseguiti 4 interventi che hanno portato all’arresto di 8 soggetti e al sequestro di circa 250.000 euro.
Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati infine denunciati 23 soggetti, 9 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di circa 80.000 di euro.
Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si pongono quelle - convergenti su 3 Piani operativi - a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i Reparti della provincia di Brescia hanno effettuato 145 interventi e dato esecuzione a più di 42 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro 638.000 prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere.
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
Il controllo del territorio è assicurato mediante il costante impiego di pattuglie che, con il solo servizio di pubblica utilità “117”, ha messo in campo 1.467 equipaggi nel corso dell’intero 2019. A queste si aggiungono le decine impiegate nel contrasto ad ogni forma di traffico illecito.
Nello specifico comparto delle sostanze stupefacenti, nel corso del 2019 la Guardia di Finanza di Brescia ha proceduto al sequestro di 16,3 kg di cocaina, 45 kg di eroina e 1,2 kg di altre droghe, nonché 4 mezzi utilizzati per i traffici illeciti della specie, arrestando 32 soggetti.
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO
Nel 2019, gli interventi effettuati dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) di Edolo, che si compone di militari altamente specializzati in grado di operare in ambiente montano, ipogeo, impervio e non antropizzato, e di unità cinofile da soccorso, costantemente supportato dal comparto aereo del Corpo, a garanzia della tempestività degli interventi, sono stati 89 ed hanno permesso di portare in salvo 110 persone.
BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19
A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche, reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in generale, violazioni al Codice degli appalti.
Circa 600 i controlli svolti dalla Guardia di Finanza di Brescia a partire dallo scorso mese di marzo per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19: 10 i soggetti, a vario titolo, denunciati per violazioni commesse nel periodo dell’emergenza.
Con riguardo al contrasto all’infiltrazione della Criminalità Organizzata nel tessuto economico del paese, nei primi cinque mesi del 2020 sono stati svolti accertamenti patrimoniali nei confronti di 63 soggetti, con beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie, di valore pari a oltre 29,7 milioni di euro, proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. I provvedimenti di sequestro e confisca operati in applicazione della normativa antimafia hanno invece raggiunto, rispettivamente, la quota di 5,8 milioni di euro e di circa 130.000 euro.
Incessantemente è continuata la collaborazione istituzionale con l’Autorità Prefettizia, quale fulcro del sistema di prevenzione antimafia in ambito provinciale, attraverso l’esecuzione di 74 accertamenti a seguito di richieste pervenute dal Prefetto della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, nel medesimo arco temporale, le attività sono state svolte, in linea con l’evoluzione del contesto esterno, riservando prioritaria attenzione alle condotte più marcatamente illegali e fraudolente.
L’impegno profuso in tale comparto operativo, si è, in particolare, concretizzato con il sequestro di beni per un valore di 4,1 milioni di euro a seguito di 10 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.
Nei primi mesi del 2020, sono stati denunciati 6 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione, e sottoposte a sequestro 1.345 mascherine.
Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In questo ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai quali hanno tratto origine le speculazioni.
In tale ambito, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria 2 soggetti per il reato di manovre speculative su merci e sono state sequestrate 405 mascherine FFP2, commercializzate al pubblico con un ricarico di oltre il 400% rispetto al prezzo di acquisto.
Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato l’intero territorio nazionale, la Guardia di Finanza di Brescia, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, attraverso l’impiego giornaliero di circa 40 militari.