Trento - Colin Crouch: “La crisi Covid richiede risposte collettive". Il politologo inglese ha partecipato nel pomeriggio al Festival dell’Economia di Trento.
"Un mondo basato sulle divisioni non può reggere alle crisi globali, oggi determinate dalla pandemia Covid, domani causate dai cambiamenti climatici". Il politologo inglese Colin Crouch, professore Emerito alla Warwick Business School dell’Università di Warwick, con un trascorso di docente in sociologia ad Oxford, disegna, nel suo intervento al Festival dell’economia di Trento, la crisi di un sistema politico basato sui partiti. In politica sembrano affermarsi, in maniera quasi trasversale, quattro forze: neoliberisti, xenofobi nazionalisti, socialdemocratici e ambientalisti.
“Oggi i partiti sono spaccati, confusi - spiega Crouch rispondendo alle domande del giornalista di Repubblica, Eugenio Occorsio - e al loro interno contengono più forze”. Le stesse forze sono oggi messe alla prova dal Coronavirus: La pandemia ha tolto, soprattutto a neoliberisti e nazionalisti, le leve di riferimento del libero mercato, come panacea ad ogni problema socioeconomico, e la granitica convinzione dell’isolamento in sicurezza del singolo Stato contro i mali esterni: “Il mercato non può fare niente conto il virus senza impulso dello Stato, così come il clima ha bisogno di risposte collettive. Il singolo Stato non può combattere l’inquinamento da solo. Saranno i fondi europei a salvare i singoli Paesi dalla crisi senza precedenti”, conclude Crouch. Con una previsione, anche questa trasversale: “Nei prossimi anni, tutti noi dovremo imparare a vivere in maniera più sobria, più povera”.
I partiti delle grandi democrazie, in particolare europee, sembrano aver perso le proprie radici e la linfa di una tradizione quasi secolare. La debolezza dei partiti ha permesso l’affermazione, in politica, di quattro forze, schieramenti trasversali - neoliberisti, xenofobi nazionalisti, socialdemocratici e ambientalisti - ed ha liberato nella società civile istanze e raggruppamenti altrettanto trasversali. L’esempio, in Italia, sono le “sardine”.
La liquidità della politica occidentale è stata resa ancor maggiore dal Coronavirus, che ha ulteriormente mescolato le posizioni ma, soprattutto, ha messo alle corde alcuni principi, autentici capisaldi, che fino ad ieri fungevano da catalizzatori alle idee promosse dai leader dei quattro schieramenti.
Neoliberisti.
La scuola politica ha dominato l’Occidente dagli anni ’70/’80, sotto l’incedere delle teorie di Milton Friedman, racchiuse dal titolo del suo libro più famoso, “Capitalismo e libertà”.
“Oggi sono in crisi - annota Crouch nel suo intervento -. Loro sostengono che non abbiamo bisogno dello Stato e dei beni collettivi, ma solo del mercato. La pandemia Covid ha insegnato a tutti che abbiamo bisogno l’uno dell’altro, e il mercato non può fare niente conto il virus senza impulso dello Stato.