Questo il vero insegnamento di Giovanni Noferi e di tutti coloro che hanno rinunciato alla superficialità dell’egoismo e dell’individualismo per non tradire i propri ideali -commenta il Sindaco cittadino, Ezio Mondini- Una storia, questa, che ci insegna che dobbiamo ripensare al nostro essere, a chi siamo, a dove vogliamo andare, che tipo di società vogliamo costruire, su quali valori costruiamo la nostra vita”.
“Loro che avrebbero avuto tutte le ragioni per essere arrabbiati con il mondo, ci hanno insegnato a non piegare la testa, a difendere la dignità, -continua il Sindaco Mondini- ma ci hanno insegnato anche il senso del perdono, dell’impegno verso gli altri, della gioia di vivere, della democrazia, del modo di essere comunità, di essere una nazione: ci hanno insegnato a ricercare sempre la pace”.
Alla musica e alle voci del “Coro Voci dalla Rocca” di Breno diretto dal M° Piercarlo Gatti e alla voce narrante di Michele d’Aquila viene, quindi, affidato il ricordo di Giovanni liberamente tratto dal libro di Valerio Moncini.
“Non mi limiterei a etichettare questo evento come “semplice spettacolo - aggiunge l’Assessore alla Cultura di Darfo Boario Terme, Giacomo Franzoni -. Quello di venerdì sera è una “esperienza di memoria”, per non “cedere alla tentazione della indifferenza”, parafrasando le parole di Liliana Segre.”
Una esperienza del vissuto di colui che, su invito delle associazioni partigiane, non si è chiuso nella tragedia della prigionia, ma ha condiviso i suoi ricordi dolorosi, rivivendoli ogni volta, con i ragazzi delle scuole e rammentando loro ogni volta che “il sacrificio di allora è la libertà di oggi”.
“Ci auguriamo che molti, soprattutto i giovani, partecipino a questo recital per “fare memoria”, per rinnovare il senso della comunità costruttrice di pace, di tolleranza, di accettazione e contribuire a creare un domani consapevole del valore della libertà” conclude Giacomo Franzoni.
Appuntamento per tutti, venerdì 17 gennaio alle ore 20.30 presso la Chiesa di Corna di Darfo Boario Terme: Recital “Il racconto di Giovanni”.