Trento - Di seguito la lettera ricevuta dal dottore trentino Roberto Pergher sulla Fase 3 del Covid-19 e sul tema degli anziani.
"Un tema importante della Fase 3 riguarderà il tema degli anziani. Cosa abbiamo imparato dall’emergenza Covid-19 e cosa dobbiamo cambiare?. I molti morti del Trentino ed in particolare nelle RSA ci impongono una riflessione e la ricerca di modelli organizzativi diversi.
Abbiamo avuto più morti del dovuto, morti evitabili. Alcune RSA ne sono uscite devastate, altre ne sono uscite indenni ma rimangono esposte a contagi futuri. Le RSA in questa emergenza hanno svolto compiti di presidio sanitario oltre le loro capacità e possibilità e anche questo non sarà più accettabile per il futuro. Altri anziani hanno dovuto sospendere alle attività di centro diurno e riaffidati ai familiari che a loro volta hanno avuto grandi difficoltà a prendersi cura dei propri congiunti. Alcuni anziani sono rimasti in casa, senza più personale di assistenza domiciliare se non quella dei famigliari. L’assistenza domiciliare è stata ridotta e la ricerca delle badanti è stata impossibile in questo periodo. Inoltre il virus ha dimostrato quanto possano essere fragili i contesti in cui le persone possano formano degli assembramenti come avviene normalmente nelle mense e nelle sale ricreative delle RSA.
Si debbano riconsiderare spazi di socializzazione e spazi privati adattati alle diverse circostanze. In questo quadro, la cui analisi per certi versi impietosa ha mostrato numerose carenze, una delle necessità di maggior impatto appare essere una revisione del sistema dei caregiver, cioè delle persone che si prendono cura degli anziani e dei disabili, siano esse famigliari o personale professionale.