Pisogne - "Tornare a casa per ripartire insieme".Riflessioni dell'onorevole Marina Berlinghieri in occasione del congresso del PD a Torino: "Il Pd riparte da Torino, nel luogo dove nacque quasi dieci anni fa. Tre giorni di confronto su quanto fatto negli ultimi tre anni, sulle azioni di governo, per costruire il nuovo programma. Al Lingotto c'è anche l'onorevole Marina Berlinghieri che a ridosso del congresso ha tracciato questa riflessione: viviamo un periodo storico ricco di cambiamenti repentini, che hanno portato al superamento dello schema classico con cui si contrapponevano destra e sinistra. Gli avvenimenti politici dell’ultimo periodo (tra cui Brexit ed elezioni americane) hanno messo l’Europa (e l’Italia) di fronte ad una riflessione non procrastinabile sulla propria identità e sulla natura del progetto di società che vogliamo perseguire.
La globalizzazione, i flussi migratori, la situazione geopolitica internazi
onale ci dicono che abbiamo bisogno di elaborare una nuova visione del mondo ed un nuovo progetto di società.
Abbiamo un compito particolarmente difficile: elaborare le rotte di navigazione per vivere il presente e costruire il futuro, in un momento in cui le mappe a nostra disposizione sono superate.
Elemento centrale della discussione politica non è più una semplice dicotomia destra/sinistra, semmai la riflessione su concetti come inclusione/esclusione, dialogo/chiusura, identità/alterità.
A questo proposito, nei giorni scorsi, la Commissione Europea ha presentato il “libro bianco” sull’Europa. Un documento atteso, forse un po' deludente perché troppo schematico, didascalico e perché non riconosce sufficiente importanza al ruolo delle istituzioni democratiche europee. Esso, tuttavia, ha il pregio di aprire una discussione ampia sul futuro del Vecchio Continente, in un momento in cui emerge con forza come l’Europa non abbia saputo, nel complesso, essere all’altezza dei valori, dei sogni e delle speranze in essa riposti da coloro che erano usciti dagli orrori della guerra mondiale.
Noi Democratici abbiamo il dovere, oltre al diritto, di essere presenti in questa discussione, facendo crescere alcune consapevolezze. Tra esse, quella che il progetto dell’Unione Europea è percepito, fuori dall’Europa, come indispensabile al mondo.