Per questo motivo è partita una iniziativa permanente che vede l’intervento della Polizia di Stato oltre che nelle piazze anche nelle scuole per sensibilizzare l’opinione pubblica ed in particolare quella degli studenti su una maggiore consapevolezza per combattere la violenza sulle donne.
La disparità di genere e cultura sessista, commenta il Questore Garramone, vanno combattute e fatte proprie soprattutto dai giovani, non soltanto perché rappresentano i principali ostacoli al contrasto del fenomeno della violenza sulle donne ma, anche e, soprattutto, perché minano i diritti umani, la piena partecipazione delle donne alla vita sociale, culturale, politica ed economica del Paese, le libertà personali. Motivo per cui non è più sufficiente indignarsi, quando più o meno morbosamente, siamo attratti dai casi di cronaca più eclatanti sui media, o piangerne le vittime, ma è necessario impegnarsi quotidianamente e personalmente. La sfida è infatti, prima di tutto culturale e parte all’interno delle famiglie e delle scuole: bisogna educare al rispetto tanto del genere maschile quanto di quello femminile, così come vanno ostacolati e condannati prontamente atteggiamenti, comportamenti o anche solo espressioni verbali che esaltano le disuguaglianze e le discriminazioni di genere.