Bormio - Un campionato del mondo in casa è certamente per i giovani azzurri selezionati, una esperienza indimenticabile. Per i pattinatori bormini maggiormente, ma di sicuro ciascuno di questi 10 giovani ragazzi in azzurro serberà nella memoria e anche nel cuore questo “world junior short track championship”.
Per alcuni di loro, come Luca Spechenhauser, atleta d’esperienza già 19enne, questo rappresenta l’ultimo mondiale di categoria mentre per molti altri non ancora 16enni – vedi Pietro Castellazzi – questo debutto in ambito mondiale è una sorta di iniziazione sul ghiaccio. Difficile immaginare come questi atleti, giovani ma già con una vita da sportivi professionisti, riescano a gestire le tante emozioni provate, l’adrenalina profusa di un mondiale in casa e le paure che inevitabilmente si innescano attorno ad un grande evento del genere. E ben vengano i consigli tattici elargiti dagli allenatori, che probabilmente – vista l’età adolescenziale – sono un po’ più ascoltati rispetto a quelli dei genitori.