In Alto Adige è stata segnalata per la prima volta nel 2005 in val Sarentina e da allora la Ripartizione provinciale foreste ha avviato il monitoraggio della specie e attuato i primi tentativi di contenimento.

Attualmente la situazione in Alto Adige non è affatto allarmante, tuttavia l’Ufficio provinciale pianificazione forestale segue costantemente lo sviluppo della pianta. In queste settimane, durante un controllo a Bolzano nell’area della confluenza del fiume Talvera con l’Isarco, sono state individuate molte piante di panace, poi estirpate manualmente. Gli interventi sono stati eseguiti dall’Ispettorato forestale Bolzano I della stazione di Bolzano, anche grazie al lavoro del gruppo di disoccupati di lungo periodo che l’ispettorato forestale assume durante i mesi estivi.
Il panace gigante è oggi presente in molti zone dell’Alto Adige in prossimità di corsi d'acqua, soprattutto singoli esemplari o piccoli gruppi. La pianta si diffonde velocemente in ambienti umidi e ricchi di nutrienti e può essere pericolosa in quanto provoca ustioni cutanee per contatto. Ulteriori informazioni sul panace di Mantegazza o gigante sono disponibili sulla homepage della Ripartizione provinciale foreste.