Argomenti così delicati, difficili e sensibili verso la popolazione, non devono essere utilizzati per fini diversi da quelli del bene comune, come in alcuni casi purtroppo è successo per mire di visibilità personali di singoli, che non aiutano a creare il clima necessario per trovare le migliori soluzioni”.
LA MOZIONE
Via libera dal consiglio regionale alla mozione proposta dal gruppo Lega che impegna la Giunta lombarda ad impegnarsi nel miglioramento dell’offerta sanitaria e socio sanitaria in Valtellina e nelle aree di montagna. In particolare - spiega il consigliere Simona Pedrazzi, firmataria del provvedimento - chiediamo, oltre ad attivare nel più breve tempo possibile quanto richiesto in conferenza dei Sindaci per i comprensori di Chiavenna, Morbegno e Sondrio, di ripristinare, terminata l’emergenza sanitaria, la funzionalità dell’Ospedale Morelli di Sondalo allo stato ante Covid, comprese le tre specialità di Neurochirurgia, Chirurgia vascolare e Chirurgia toracica al fine di verificare la fattibilità delle proposte relative all’ospedale Morelli, definite dai sindaci dell’Alta Valle. Infine di predisporre un cronoprogramma puntuale delle opere considerate fattibili.
La mozione quindi, vuole porre un punto fermo sugli obiettivi da raggiungere per una buona offerta sanitaria e socio sanitaria, soprattutto per quei territori montani fortemente svantaggiati, verso i quali la pandemia ha messo in risalto la resilienza e dove le strutture sanitarie sono divenute dei veri e propri presidi ospedalieri dedicati al contrasto del virus. Ciò ha comportato il trasferimento delle normali attività in altri ospedali, ma questo non deve significare il loro depotenziamento. Ecco perché - prosegue Pedrazzi- ritengo fondamentale approfondire la possibilità di introdurre una forma di autonomia o la creazione di una Fondazione del presidio ospedaliero, per renderlo maggiormente appetibile a livello regionale, ma anche nazionale ed europeo. Per questo è importantissimo tenere in forte considerazione le diverse esigenze territoriali, comprese quelle legate al contesto turistico, motore trainante dell’economia locale. Bisogna infine pensare alle Olimpiadi, come uno sprono a scelte lungimiranti e innovative, come ad esempio sta avvenendo nel caso dell’Ospedale Virtuale Montano, che si sta sviluppando con successo in Valchiavenna.
Serve una politica dedicata al tema della Sanità di montagna che sia di ampie vedute e che tenga conto di quello che è la principale criticità, ovvero il reclutamento del personale sanitario, sociosanitario, ma manche di OSS e tecnici. Per questo ed in vista della revisione della Legge 23 ho chiesto un tavolo di lavoro a cui si possa addivenire a soluzioni serie lungimiranti e condivise.
Abbiamo appena approvato due nuove Leggi regionali importanti - conclude Pedrazzi - quella relativa alle dipendenze patologiche e quella relativa ai disturbi alimentari. Il mio intento sarà quello di fare in modo, che anche sulla sanità di montagna, si proceda con fatti reali e concreti, che non dovranno rimanere solo delle belle proposte fine a se stesse”.