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Un piano da 60 milioni per rilanciare la Valle Camonica

Breno - Un piano strategico per la Valle Camonica con 60 milioni di investimento, di cui 30 stanziati dalla Comunità Montana di Valle Camonica e altrettanti da Regione Lombardia, con interventi in tutti i settori vitali dell'economia camuna, dall'agricoltura all'industria dal turismo alla cultura per finire ai servizi. Interventi che coinvolgeranno tutta la Valle Camonica.


Il presidente della Comuni Montana di Valle Camonica, Alessandro Bonomelli (nella foto), ha indicato all'inizio del mandato le linee guide e gli obiettivi: "Una Valle Camonica green che sappia valorizzare le sue attività in uno sviluppo sostenibile, partendo dalla mobilità e abbracciando tutti i settori economici della Valle Camonica".


Il piano strategico di rilancio della Valle Camonica è il punto di partenza: la situazione economica e sociale venutasi a creare dopo l’emergenza sanitaria Covid-19 ha imposto delle priorità negli interventi e come illustrato dal coordinatore del piano strategico, Mario Bezzi occorre concentrarsi su interventi e progetti in grado di innescare una radicale inversione di tendenza in tutti i settori vitali della nostra economia.


Un riferimento nel campo agricolo è alla CISSVA e, come ha sottolineato Mario Bezzi, "la più grande azienda agroalimentare della Valle, trasformandola in un soggetto in grado di supportare anche la crescita degli altri settori agricoli presenti in Valle che, per la loro micro dimensione, non possono dotarsi di adeguate e competitive strutture di logistica e commerciali". L'idea avanzata è creare una vetrina in Alta Valle (Val Sozzine).


La governance del Piano Strategico di Valle Camonica è guidata dai due organi direttivi degli Enti comprensoriali, dal Consiglio di Amministrazione del Bim e dalla Giunta Esecutiva della Comunità Montana, e le azioni di coordinamento sono affidate, al presidente dei due Enti, Alessandro Bonomelli, all’assessore agli Affari Generali Cristian Farisè e a Mario Bezzi (nella foto), che l'altra sera ha illustrato contenuti e linee operative. Saranno inoltre coinvolte tutte le Amministrazioni Comunali interessate dai vari interventi proposti e - come evidenziato da Mario Bezzi - "questo straordinario processo di sviluppo potrà essere attuato solo attraverso un’ampia condivisione".


IL PIANO STRATEGICO
1. CULTURA E BENESSERE
Nell’ultimo decennio, i segmenti turistici legati al Benessere ed alla Cultura sono tra quelli che hanno registrato il maggior incremento e per i quali si prevede una ulteriore espansione, a fronte di un trend negativo del turismo termale più propriamente legato all’aspetto curativo della persona. L’idea “forte” alla base di questa area tematica è quindi abbinare questi due segmenti turistici, perfettamente compatibili tra loro, valorizzando in maniera sinergica diversi fondamentali elementi di attrazione turistica di livello internazionale: il Patrimonio culturale del sito UNESCO (il primo riconosciuto in Italia ndr.) e del Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica, le Terme di
Boario, la naturalità dell’Altopiano del sole e del Monte Altissimo.
Tra l’altro, la virtuosa unione di questi elementi in un unico prodotto turistico consente di superare i difetti strutturali che oggi limitano la fruizione turistica di entrambe le aree:
- la mancanza di ricettività alberghiera della media Valle, di cui sono invece dotati Boario Terme e l’Altopiano del Sole, ove sono presenti numerosi posti letto sottoutilizzati;
- la mancanza di attrazioni di livello internazionale per la cittadina termale e per l’Altopiano, conseguenti alla perdita di appeal delle Fonti a scopo curativo e dell’offerta sciistica, che potranno in parte essere sostituiti proprio con l’importantissimo Polo Culturale;
Il lancio di questo nuovo pacchetto turistico, le cui potenzialità sono certamente di livello internazionale, oltre che per incisive azioni promo-commerciali e di marketing, si può ottenere solo provocando un “effetto shock” in grado di invertire in misura sostanziale la negativa tendenza in atto.
In breve, si ritiene indispensabile allo scopo riuscire a realizzare contemporaneamente un insieme di interventi strutturali limitati nel numero ma caratterizzati da grande visibilità ed attrattività.


Pochi ma importanti progetti che qui si delineano:
Grande Infrastruttura e Museo per la Fruizione Innovativa del Patrimonio Culturale E’ la parte più rilevante del progetto e troverà collocazione nella media Valle, nel cuore del Patrimonio Culturale.
A partire dal patrimonio culturale del sito UNESCO n. 94, si occuperà di promuovere una fruizione innovativa dei segni dell’arte rupestre attraverso l’animazione, la multimedialità e lo storytelling.
In tale contesto, troverà collocazione naturale anche la promozione della “Riserva della Biosfera”, anch’essa riconosciuta dall’UNESCO nell’ambito del Programma MAB, nella consapevolezza che non si possa puntare sul Benessere prescindendo dalla qualità dell’Ambiente che ci circonda.
Si ipotizza di realizzare un polo di attrazione culturale e tecnologico di livello internazionale, che produce contenuti culturali, ma anche attività formativa e nuove opportunità di visita e di suggestione per i turisti.
Il progetto dovrà coinvolgere nomi importanti dell’architettura, del design, della multimedialità e dell’arte, e verrà meglio delineato con l’ausilio di consulenze di livello internazionale.
Per lo sviluppo del progetto si rende necessaria la costituzione di una specifica Fondazione, aperta a tutti i portatori di interesse del settore, Valligiani e non, nella quale accanto agli Enti Comprensoriali anche i Comuni territorialmente interessati saranno chiamati ad assumere un ruolo da protagonista.
Alla Fondazione verrà anche affidata la gestione di un adeguato Piano di Marketing e promozione.


Ipotesi di spesa: 14 milioni di euro
Soggetto attuatore: Costituenda Fondazione Valle Dei Segni


Riqualificazione dei parchi delle incisioni rupestri
Si redigerà un piano complessivo di riqualificazione dei parchi e dei siti archeologici del sito UNESCO, che abbia carattere integrato. Gli interventi infrastrutturali dovranno prevedere: il miglioramento degli accessi, la cura della segnaletica interna ed esterna, specializzando tematicamente ogni parco, la programmazione almeno triennale di interventi di pulizia e cura forestale, il miglioramento della permeabilità dei parchi attraverso infrastrutture di collegamento stradale, ciclabile, a fune o meccanico, la strutturazione di un modello di governance e gestione
autonoma e autorevole, la realizzazione del biglietto unico integrato.
Ipotesi di spesa: 4 milioni di euro
Soggetto attuatore: Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri Ceto – Cimbergo - Paspardo


Riqualificazione percorso accesso Museo Archeologico Nazionale Valle Camonica
Nell’ottica di costruire un’offerta turistica integrata, fondamentale importanza riveste il coinvolgimento dei siti archeologici della Media Valle ed in particolare:
a) Il celebre Santuario della Minerva di Breno, luogo di culto sin dal V secolo a. c. posto in località Spinera;
b) Il Parco archeologico del Teatro e dell’Anfiteatro romani (inaugurato nel 2003 alla presenza dell’allora Ministro ai beni culturali) che ospita uno degli anfiteatri romani più grandi e meglio conservati dell’intero arco alpino;
c) La nuova sede del Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica, che ospita preziosissimi reperti tra cui la statua della Minerva di Breno (riprodotta in pochi esemplari nel mondo) la statua del “Principe Eroe (già esposta a Torino in occasione delle olimpiadi invernali del 2006) e tani altri tesori archeologici provenienti da tutta la Valle Camonica. In particolare l’inaugurazione del nuovo museo, resa possibile grazia alla collaborazione tra il Comune di Cividate Camuno, la Comunità Montana , la Soprintendenza ai beni archeologici, il Polo Museale della Lombardia, la Regione Lombardia e Invitalia SpA, consentirà ai visitatori di scoprire e ripercorrere la storia della romanizzazione della Valle Camonica tramite un suggestivo percorso scientifico realizzato all’interno di un palazzo settecentesco di quasi duemila metri quadrati , e potrà essere un valore aggiunto per la promozione del turismo culturale a cui tutti noi miriamo.
A seguito degli importanti recenti investimenti che hanno interessato i siti ed il Museo, si individua quale completamento essenziale il progetto di riqualificazione dell’ingresso pedonale dai Parcheggi e dalla stazione Ferroviaria all’abitato di Cividate Camuno, con realizzazione contestuale di un tratto parallelo di pista ciclabile, ora interrotta proprio in corrispondenza dell’abitato di Cividate.
Ipotesi di spesa: 0,8 milioni di euro
Soggetto attuatore: Comune Cividate Camuno


Boario Terme: Riqualificazione Parco Termale
Verrà predisposto un progetto finalizzato al rilancio del polo termale di Boario Terme attraverso una riacquistata centralità del contesto del Parco. Si darà vita ad un “Giardino Botanico e del Benessere” con un significativo aggiornamento del concetto di termalismo fondato sulla valorizzazione della specificità di questo luogo (casa delle acque e di valori ambientali, botanici, paesaggistici e architettonici) in vista del recupero di una attrattività nel mercato turistico non solo nazionale.
Il progetto rilancia con forza e con elementi di assoluta novità le potenzialità presenti nell’area parco, che si estende per circa otto ettari.

Alla base del progetto del “Giardino” vengono posti aspetti fortemente innovativi nella valorizzazione e documentazione della biodiversità del territorio camuno, in stretta relazione alla storicità dell’attuale parco, caratterizzata da un’impostazione formale del verde (il parco storico con schema del giardino all’italiana) e da aree di grande naturalità (zone di contorno e Parco Alto); una storicità che trova alta espressione nello stile liberty dei padiglioni e dei portici con la bellissima cupola, iconico e fortunato simbolo delle Terme e della Cittadina.


L’aspetto ambientale del Parco avvalora inoltre, con la presenza di sorgenti con quattro diverse caratterizzazioni chimiche delle acque (un condominio di acque), la sua eccezionalità ponendosi come riferimento privilegiato alla presentazione e promozione del riconoscimento Unesco – Mab, Valle Camonica come “Riserva della Biosfera”.
Sulla scorta di esperienze fortunate, seppur diverse tra loro, quali Arte Sella, il Parco Sigurtà ed il Giardino Botanico di Merano, verrà realizzato un unicum che possa attrarre grandi masse di visitatori paganti in maniera autonoma, veicolare con incisività l’immagine di una “Valle Green” e rilanciare l’attrattività turistica della cittadina che trova proprio nel Parco Termale il suo elemento distintivo di maggior pregio.
Ipotesi di spesa: 8,5 milioni di euro
Soggetto attuatore: Comune di Darfo Boario Terme


Castello di Breno
Va sostenuto, e integrato all’interno della proposta turistica del territorio, il progetto dell’Amministrazione Comunale di Breno di realizzare un percorso pedonale che dalla Piazza Mercato si snodi ai piedi dell’ascensore verso il castello di Breno e ritorno.
Ipotesi di spesa: 1 milione di euro
Soggetto attuatore: Comune di Breno


Infrastrutture di attrazione
La costruzione di un prodotto turistico che abbina la media Valle con la bassa Valle necessita di una infrastruttura anche fisica di collegamento in grado di far percepire come unitarie le due zone.
Viene individuata nella Pista ciclabile l’elemento più idoneo allo scopo, che va resa unica nel suo genere nel tratto tra Capo di Ponte e Darfo creando una galleria d’arte a cielo aperto, aggiungendo un nuovo contenuto di creatività e attrattività per il territorio ed eliminando tutte le sovrapposizioni con Strade aperte al traffico veicolare.
Il progetto potrà consistere anche nell’inserire opere d’arte nella natura, create con elementi naturali deperibili, che trasformino la ciclabile in un luogo unico nel suo genere a livello quantomeno nazionale, dove il valore ecologico si trasforma in valore estetico.
Ipotesi di spesa: 2,5 milioni di euro
Soggetto attuatore: Comunità Montana di Valle Camonica


Riqualificazione offerta turistica Altopiano del Sole
Il progetto di riqualifica del Monte Altissimo rappresenta il fulcro dello sviluppo turistico di Borno e di tutto l’Altopiano del Sole, grazie alla presenza della più importante infrastruttura presente sul territorio, ossia il Comprensorio Borno Ski Area.
Grazie ad un importante processo di riqualifica dei servizi offerti e di destagionalizzazione della proposta fornita ai sempre in crescita fruitori della montagna, nella stagione bianca ma sempre di più nella stagione verde.
L’intervento in oggetto prevede il posizionamento di una nuova e moderna tele cabina che collegherà il fondo delle piste alla vetta del Monte Altissimo in soli 9 minuti oltre che alla realizzazione di un nuovo rifugio in quota, trasformandolo in una moderna e funzionale struttura ricettiva che possa scaturire in tutti i visitatori una forte emozione ed il tanto desiderato effetto WOW godendo di un panorama unico ed impagabile, che spazia a 360° dal lago d’Iseo, alla vetta dell’Adamello, passando dalla Valle Camonica e dominando l’altopiano del Sole e le cime che lo circondano.
Questo intervento darà davvero la svolta al modo di intendere e vivere la montagna, che a questo punto potrà essere visitata e fruita nei suoi servizi per tutti i mesi dell’anno, di giorno e di sera e con qualsiasi condizione meteo, consentendo a chiunque di vivere un’esperienza sulla cima del Monte Altissimo, godendo appieno delle innumerevoli attività legate alla montagna oltre che restare estasiati dal panorama mozzafiato unico che solamente questa terrazza naturale sa offrire.
Ipotesi di spesa: 3,5 milioni di euro (Quota compartecipazione comprensoriale alla proposta di Patto Territoriale del Comune di Borno)
Soggetto attuatore: Comune di Borno


2. AGRICOLTURA– FILIERA AGROALIMENTARE
Progetto Filiera
Consorzio BIM e Comunità Montana di Valle Camonica stanno elaborando un piano di riqualifica della filiera casearea del territorio della Valle Camonica e del Sebino Bresciano, anche attraverso il coinvolgimento della principale cooperativa locale (CISSVA).
L'idea "forte" è quella di rilanciare la più grande azienda agroalimentare di Valle e trasformarla in un soggetto in grado di supportare anche la crescita degli altri settori agricoli presenti in Valle che, per la loro micro dimensione, non possono dotarsi di adeguate e competitive strutture di logistica e commerciali.
Perché questo avvenga, è necessario che la governance possa sintetizzare al meglio la visione di lungo periodo propria del Pubblico con l'efficienza negli aspetti gestionali propria del Privato.
Gli obiettivi che guidano il piano sono:
• riqualificare la produzione lattiero – casearia locale con investimenti strutturali sulle aree produttive già presenti (Caseificio CISSVA);
• sostenere le diverse filiere produttive del territorio attraverso gli asset logisticicommerciali della Cooperativa CISSVA,delle infrastrutturazioni funzionali al recupero ed alla coltivazione di aree di mezza costa, dal settore lettiero-caseario, vitivinicolo, dell'allevamento, olivicolo, frutticolo, castanicoloalle produzioni minori;
• implementare i servizi territoriali di assistenza tecnica, funzionale per una crescita qualitativa delle produzioni agroalimentari;
• rafforzare i marchi di filiera di montagna della Valle attraverso nuovi insediamenti iconici in aree del territorio a forte valenza turistica;
Nel Progetto Filiera potranno trovare opportunità di crescita anche le diverse filiere produttive del territorio, a partire da quello vitivinicolo, olivicolo e frutticolo.
Progetto Agricoltura-Turismo
Si ravvisa la necessità di sviluppare la capacità ricettiva dei nostri alpeggi. Il Parco dell’Adamello e l’Assessore all’agricoltura inizieranno un percorso che intende da un lato accompagnare i nostri allevatori ad assumere anche un ruolo turistico-ricettivo, dall’altro adeguare le strutture delle nostre malghe per fare in modo che i turisti possano essere ricevuti per degustare in loco i prodotti o addirittura pernottare, cercando così di intercettare il fenomeno del turismo esperienziale che è sempre più di moda.
Gli interventi riferiti a questo ambito di azione sono coordinati dal Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura della Comunità Montana e dall’Assessore del Parco dell’Adamello per quanto di sua competenza.


3. AREE INDUSTRIALI DISMESSE E RIGENERAZIONE URBANA
I Comuni della Comunità Montana e del BIM ValleCamonica hanno vissuto negli ultimi decenni un processo di delocalizzazione delle produzioni in congiunzione ad una diminuzione demografica che hanno portato all’abbandono di impianti produttivi, aree urbanizzate e edifici pubblici.
Per le loro dimensioni e per il valore simbolico e rigenerativo delle loro riconversioni, le aree dismesse costituiscono un’occasione straordinaria per sperimentare nuove forme insediative, nuove forme di impresa e modelli innovativi di offerta di servizi in ambito socio-assistenziale.
La riconversione può restituire valore a luoghi abbandonati creando al contempo opportunità di impiego, non solo nella manifattura ma anche in settori altamente qualificati, che favoriscano la capacità di mantenimento della popolazione sul territorio della Valle.
L’idea “forte” con la quale si intende affrontare il tema delle aree industriali dismesse è studiare un progetto di insieme, in particolare per quei territori ove le singole aree hanno più difficoltà a trovare soluzioni di riutilizzo: l’ambizione è quella di replicare il successo del “Kilometro rosso” dando vita ad un “Kilometro Verde” dislocato lungo la Valle.
Per questo, si prevede la costituzione di una Fondazione aperta al mondo dell’Impresa, così che le migliori energie del Pubblico e del Privato possano insieme disegnare il futuro dello sviluppo economico ed ambientale del nostro territorio, elaborando idee e progetti per sostenere la ripresa e la resilienza dell'economia.
Le azioni della fondazione devono rispondere ai principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Tra i primi ambiti in cui la Fondazione verrà chiamata a sviluppare progetti, a reperire e destinare risorse:
1. Mappatura delle aree dismesse;
2. Clusterizzazione e individuazione delle aree a maggior e più veloce potenziale rigenerativo;
3. Elaborazione di progetti per l’insediamento di nuovi distretti industriali, quale ad esempio un hub dedicato al comparto edile, dove ospitare micro e piccole aziende locali che diversifichino la loro offerta anche nella direzione delle tecnologie green;
4. Affiancare gli enti locali nella conversione di aree dismesse in progetti innovativi di sviluppo in ambito dei servizi e socio-assistenziale;
5. Elaborazione di un progetto per sperimentare nuove forme insediative e di riqualificazione urbana.
Gli interventi riferiti a questo ambito di azione sono coordinati dagli Assessori del Consorzio BIM
per quanto attiene le Aree Industriali e le Attività Produttive, con l’apporto anche dell’Assessore
alla Cultura per quanto attiene gli immobili pubblici e la rigenerazione diffusa delle aree urbane e
dell’Assessore al sociale per quanto riguarda le politiche attinenti i servizi sociali.


4. SISTEMA DEI PERCORSI CICLABILI
E’ volontà degli Enti dare maggiore sviluppo alla rete ciclabile della Valle Camonica nel contesto della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del territorio: tale rete va intesa proprio come infrastruttura polifunzionale che si distribuisce dal fondovalle alle quote più alte, sfruttando le opportunità offerte dalle moderne biciclette elettriche, e che assolve ai compiti di collegamento, di svago e benessere, di informazione, accesso al patrimonio territoriale e di mobilità sostenibile in genere.
Verrà realizzato un tratto a forte impatto emozionale prendendo spunto dall’esperienza olandese dove un pezzo di ciclovia è stato illuminato a terra con una tecnica innovativa riproducendo un’opera di Van Gogh. Nel nostro caso si potrebbe utilizzare il tema delle incisioni rupestri. In questo modo potremo ottenere due obiettivi:
1. rendere la ciclovia ancora più attrattiva;
2. dare maggiore impulso alle stesse incisioni rupestri.
Gli interventi riferiti a questo ambito di azione sono coordinati dall’Assessore allo sport e Parco Adamello della Comunità Montana


5. TRASPORTI
L’Alta velocità e la presenza di hub aeroportuali sta ridisegnando il sistema economico Nazionale ed Europeo a spese delle aree interne che rischiano di divenire ancor più marginali.
Il sistema dei trasporti della Valle Camonica necessità quindi di un’analisi approfondita e competente, e di un quadro di interventi di grande livello in grado di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza, di sosta e di attesa, in particolare verso Milano e l’aeroporto di Orio al Serio.
Il recovery fund può costituire occasione per i collegamenti intervallivi di cui si parla da decenni, così come per la trasformazione green della nostra rete ferroviaria per mezzo dell’utilizzo delle nuove fonti energetiche, a partire dall’idrogeno.
Tutto ciò avrebbe grandissime ricadute positive sia per i flussi turistici di tutta la Valle Camonica, sia per consentire ai residenti della Valle di sfruttare al meglio le opportunità date dalla diffusione dello Smart Working, che per molte attività non può prescindere da frequenti e rapidi collegamenti con i più importanti centri direzionali e di servizi collocati nelle grandi città.
Gli interventi riferiti a questo ambito sono coordinati dall’assessore all'Ambiente della Comunità Montana.


6. CONCESSIONI IDROELETTRICHE
La gestione delle centrali e dei grandi sistemi di derivazione idroelettrica, è un tema di grande valenza per il territorio camuno, per le sue implicazioni economiche, ma anche per il significato che tali grandi infrastrutture rivestono nella memoria e nella identità della Valle Camonica.
I legislatori Nazionale e Regionale hanno finalmente definito le regole per l’affidamento delle concessioni scadute, determinando nel contempo importanti benefici per il nostro territorio in termini di vincolo di spesa dei fondi relativi ai sovra canoni che introiteranno le Province.
È ora di fondamentale importanza seguire le evoluzioni del settore anche sotto il profilo dell’individuazione dei nuovi concessionari, al fine di poter assumere come Enti Territoriali un ruolo attivo per quella che, pur essendo classificata come attività industriale, di fatto si configura anche come attività speculativa di gestione di una materia prima propria dei territori montani.
Gli interventi riferiti a questo ambito fanno capo alla commissione costituita ad hoc .


7. COMPRENSORI SCIISTICI
Tutti i comprensori sciistici della Valle Camonica sono attività primaria e decisiva per il mantenimento delle popolazioni nelle Terre Alte.
Non ci si occupa qui del settore in quanto l’Alta Valle ha già delineato i propri investimenti futuri grazie alle risorse stanziate dalla Regione nell’ambito della prima tranche del Piano Marshall e si è in attesa degli sviluppi circa misure di finanziamento ad hoc per i comprensori più piccoli in vista dell’emanazione dei relativi bandi.
Si prevede quindi in questa fase di attendere le evoluzioni in atto, che potranno meglio chiarire quali saranno i soggetti (Società o Comuni) che potranno beneficiare di sostegno agli interventi infrastrutturali necessari.
Nel frattempo ci sarà il supporto progettuale alle azioni dei comprensori più piccoli.

Ultimo aggiornamento: 27/05/2021 08:18:42
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