PONTE DI LEGNO (Brescia) -
"Una mostra che si fa in tre: un percorso tra ritratti, cartoline e panorami che raccontano Ponte di Legno e la sua valle", così
Franco Brevini, docente di letteratura italiana, storia e geografia e di letteratura dialettale italiana, autore di numerosi libri e saggi sulla montagna ed editorialista del “Corriere della Sera”, descrive la
mostra omaggio a Pino Veclani, fotografo dalignese a
80 anni dalla sua nascita.

Ieri sera è stata presentata al
Cfp "Zanardelli" la mostra dal titolo "
Montagne che cambiano, memorie che restano: l'eredità di Pino Veclani", promossa da Unimont con il contributo di diverse associazioni, tra cui la Pro loco di Ponte di Legno, il Consorzio Ponte di Legno-Tonale e Mirella Cultura.
L'evento era inserito nel quarto appuntamento della nona edizione della rassegna letteraria "Raccopnta la montagna".
Erano presenti la professoressa Anna Giorgi, responsabile del Polo Unimont di Edolo, il sindaco di Ponte di Legno Ivan Faustinelli, i consiglieri comunali Mara Zampatti e Mario Rizzi, l'assessore regionale Simona Tironi, Elena Veclani, figlia di Pino e presidente della Pro loco, Claudio Gasparotti, curatore della mostra insieme alla famiglia Veclani; Giancarlo Maculotti, storico e poeta autore di diversi saggi di storia e Franco Brevini.
In una sala del Cfp Zanardelli strapiena è stata ricostruita la figura di Pinoi Veclani, scomparso a inizio marzo del 2021, la professoressa Giorgi ha posto l'accento sulla "centralità di Pino Veclani con immagini solo ora conosciute", invece il sindaco Ivan Faustinelli ha parlato della "memoria di Pino Veclani e del tesoro per il territorio dalignese rappresentanto dalle sue foto".
Durante la serata sono intervenuti Claudio Gasparotti, Giancarlo Maculotti, Franco Brevini, e con un video Denis Curti, direttore artistico delle Stanze della Fotografia di Venezia.
La mostra - dieci pannelli esposti nell'atrio del Cfp Zanardelli con fotografie inedite di Pino Veclani: immagini storiche sul paese, sulla prima seggiovia, lo storico Trampolino, il Grande Albergo, il mitico Gavia innevato con il passaggio del Giro d'Italia, panorami unici e "cartoline" che raccontano Ponte di Legno e la sua valle.
"In questa mostra - ha sottolineato Franco Brevini - sono presenti tre famiglie di immagini: il volto ravvicinato, l'inquadratura da souvenir e l'orizzonte largo". "Da queste foto - conclude Brevini - emerge un Pino Veclani insieme cronista affettivo della comunità, regista dell'immaginario turistico e contemplatore del paesaggio: fotografie che non sono solo "belle immagini", ma strumenti di memoria, di identità e di desiderio per riscoprire Ponte di Legno con occhi nuovi".