Sembra che tutto il contagio possa venire dal mondo dello sci, che è chiuso senza un vero motivo”.
“Noi facciamo attività sportiva, seguendo protocolli molto rigidi e nel rispetto delle regole - ha proseguito Roda -. Il nostro è l’unico sport che richiede il massimo rispetto delle normative in tutta Europa. E che rappresenta il traino per il turismo invernale, che genera un indotto enorme. Ma non c’è rispetto. Non veniamo nemmeno presi in considerazione. Chi ama lo sci e lo vorrebbe praticare deve restare a casa, gli impiantisti devono tenere chiuso, gli atleti di alto livello devono fare miracoli per riuscire ad allenarsi. Per loro è un lavoro, ma non sembra sia considerato”.
“Qual è il senso di tutto ciò? - chiede Roda al Governo - Penso che le autorità dovrebbero avere più rispetto del mondo della montagna e di quello che significa per l’Italia. Questo Dpcm dimostra solo ignoranza sulla materia”.