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Nella Conviviale di luglio i 35 anni del Panathlon Club di Vallecamonica, un nuovo socio e il pattinaggio artistico su rotelle

Darfo Boario Terme - Una splendida Conviviale quella che si è svolta presso l’Archeopark di Boario Terme. Prima una visita guidata dall’archeologo e socio Ausilio Priuli ad alcune strutture dell’Archeopark con relative spiegazioni storiche, culturali, sociali e artistiche degli antichi abitanti della Vallecamonica, poi un’esibizione di pattinaggio artistico a rotelle da parte degli atleti ed ex atleti della Rosa Camuna Skating (Andrea Aracu, Alessandro Liberatore, Duda Fuentes, Chiara Priuli e la piccola Leah Del Rio) e quindi la cena alla presenza di ben 31 soci del Club (su 39) e dei 5 presidenti che si sono succeduti in questi primi 35 anni del Panathlon Club di Vallecamonica. Le relazioni degli ospiti hanno poi ulteriormente arricchito la serata con parole e riflessioni davvero in pieno stile ‘Panathlon’.


Il Presidente Ottavio Bonino ha dapprima presentato la scaletta della serata e poi ha invitato al tavolo i 5 presidenti che hanno fatto la storia del Club di Vallecamonica in questi primi 35 anni, e così Roberto Gheza, socio fondatore del Club, ha narrato come è nata l’idea nel 1988 di creare un Club di Vallecamonica ‘La sollecitazione ci venne dal Governatore Regionale, all’inizio eravamo in 12 soci, poi via via il Club è cresciuto e oggi il Panathlon in Vallecamonica ha un grande ruolo’. Giacomo Ducoli ha evidenziato i suoi 14 anni di presidenza ‘Sono stati anni bellissimi, ho conosciuto tante persone, e dopo 35 anni siamo ancora qui e questo in Vallecamonica è una grande cosa, abbiamo sempre portato avanti gli obiettivi e i valori del Panathlon International’.


Riccardo Ducoli ha invece ringraziato Roberto Gheza per l’idea geniale di 35 anni fa ed ha ringraziato per la bella serata trascorsa ‘il Club si è evoluto in questi anni ed i risultati si vedono’. Gio Nezosi ha ricordato i suoi 25 anni di appartenenza al Club e ‘sono stati anni importanti, tutti i presidenti hanno ben lavorato’. Infine Ottavio Bonino, attuale Presidente, ha sottolineato come ‘la base del Club è solida, stasera abbiamo presenti ben 31 soci. Ormai il Panathlon ha un ruolo significativo in Valle Camonica anche se il nostro sforzo è diretto ad una sempre maggior visibilità del Club e dei suoi valori etico sportivi’.


Seconda parte della Conviviale dedicata al nuovo socio Riccardo Vender che, presentato con il suo curriculum dal Presidente Bonino, ha ringraziato per aver ricevuto la proposta di entrare nel Club ‘credo da sempre nel valore educativo dello sport per i giovani ed i miei progetti in questi anni sono sempre andati in questa direzione, spero di poter dare il mio contributo per la crescita del Club di Vallecamonica’. Terza parte della serata dedicata agli ospiti del pattinaggio artistico a rotelle. Il Presidente della Rosa Camuna Skating Ausilio Priuli ha raccontato come è nata l’idea del pattinaggio artistico in Vallecamonica, delle difficoltà iniziali, delle soddisfazioni dei risultati mondiali, europei ed italiani ed ha sottolineato il grande rammarico delle strutture mancanti per sviluppare ulteriormente questo sport sul nostro territorio. ‘C’è stata tanta disponibilità all’inizio, siamo presenti al palaViBi di Piancogno, a Berzo Inferiore, a Breno ed a Edolo, ma utilizziamo soprattutto il Palazzetto dello Sport di Ponte di Legno, unica struttura dove è possibile allenarsi ed organizzare eventi di rilievo: recentemente i Campionati Italiani, tra qualche settimana i Campionati Europei’.


Priuli ha poi sottolineato come i vari corsi riprenderanno a settembre, con tecnici validi e la supervisione di Sara Locandro e Andrea Aracu.

E’ stata proprio Sara Locandro a prendere la parola e, anche l’allenatrice nazionale, ha raccontato la sua storia ‘partita dal Friuli e dallo sci, dalla vita non semplice, dai sacrifici e dall’impegno, poi via via la mia vita è diventata il pattinaggio artistico a rotelle dove ho portato proprio la mia esperienza di fatica, di impegno, di costanza, di sacrificio’. Sara Locandro ha poi spiegato le diverse categorie del pattinaggio artistico (singolo, a coppie, a gruppi), ed evidenziato le caratteristiche dell’atleta di pattinaggio ‘un atleta completo, che deve avere abilità motorie, una grande preparazione atletica e doti per il balletto e la coreografia’. ‘Nella mia storia di tecnico ho vinto 45 titoli mondiali e 80 medaglie, ma credo che la maggior soddisfazione sia la crescita umana degli atleti che mi sono stati affidati che hanno sempre saputo abbinare lo studio e lo sport per il miglioramento della loro vita’. Il figlio di Sara, Andrea Aracu nel suo intervento non ha fatto altro che confermare le parole ascoltate in precedenza ‘non sono stato forzato a fare pattinaggio, mi sono sempre divertito, fino a 30 anni ho gareggiato e adesso sono un tecnico, un allenatore. Si arriva a questi livelli (cinque partecipazioni al Mondiale di Pattinaggio Artistico a Rotelle, conquistando un terzo posto), con l’impegno, la fatica, l’allenamento costante non per altro e ci paghiamo tutto attraverso le esibizioni negli spettacoli ai quali veniamo invitati’.


Andrea ha poi descritto le varie coreografie utilizzate, le figure, le componenti artistiche, i salti, le trottole, le transizioni, i vari programmi, lungo o corto, delle varie competizioni. Duda Fuentes, atleta ecuadoregna, campionessa sudamericana, ha spiegato le difficoltà dell’altura nel suo Paese, il suo arrivo in Italia nel 2015 e le grandi soddisfazioni raccolte con la guida di Sara Locandro e Andrea Aracu. Particolarmente significative, emozionanti e sentite le parole di Alessandro Liberatore fresco campione Italiano a Ponte di Legno: ‘La passione e la voglia di arrivare in questo sport cancellano tutte le fatiche e i sacrifici che si fanno. E’ uno sport che ti fa visitare e conoscere diversi paesi del mondo, sto facendo grandi sacrifici lontano dalla mia famiglia, si impara ad amare a distanza ma nella Rosa Camuna Skating ho trovato una seconda famiglia. I miei risultati rendono felice tutta la società, qui si fanno le cose con il cuore, insieme, per tutti. Da questo punto di vista questo sport è potente e ti salva la vita perché ti fa capire davvero quali sono i valori importanti per la vita’.


Chiara Priuli ha ripreso le parole di Alessandro dicendo che ‘non è semplice conciliare studio e sport, ma il pattinaggio ti aiuta perché trovi persone che ti valorizzano e credono in te, ormai pattino da 6 anni e i miei impegni sportivi sono un rito per me, mi spiace solo che il pattinaggio artistico sia poco conosciuto’.


Le successive domande dei soci hanno riguardato il passaggio tra pattinaggio artistico a rotelle e quello su ghiaccio (è un problema di attrezzi, le rotelle pesano, il nostro sport è più pesante e difficile da questo punto di vista, più semplice il passaggio dalle rotelle alla lama) e il rammarico per lo scarso seguito che il pattinaggio ha in genere (‘è vero, scarseggiano sia strutture che tecnici’). Al termine della bella e ricca Conviviale il Presidente Bonino si è detto soddisfatto della serata per aver ascoltato parole forti e importanti da parte di giovani atleti; poi la consegna dei gagliardetti agli ospiti e anche dei numerosi gadget che il Panathlon International ha offerto al Club di Vallecamonica per festeggiare i suoi primi 35 anni di vita.

Ultimo aggiornamento: 14/07/2023 00:29:00
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