I Comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti potranno accedere a questi fondi per la messa in sicurezza e a manutenzione del reticolo idrico minore e per il ripristino di dissesti potenzialmente pericolosi per persone e infrastrutture".
I DESTINATARI DELLA MISURA - I Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, risultante dall'ultimo dato ufficiale
disponibile dell'Istituto nazionale di statistica, potranno /ottenere un contributo sino al 90% della spesa ammissibile, mentre per i Comuni con popolazione compresa tra i 5 mila e 15 /mila abitanti il contributo potrà giungere sino al 50%.
INTERVENTI FINANZIABILI - Saranno ammissibili al finanziamento interventi o opere relative a: regimazione idraulica del reticolo idrico minore di competenza comunale; sistemazione di dissesti idrogeologici, anche su versanti, che generino o abbiano generato rischio per la popolazione e/o danno per le infrastrutture di competenza comunale (strade, acquedotti, fognature).
Saranno inoltre ammissibili le spese direttamente imputabili alla realizzazione dell'intervento: progettazione, relazioni specialistiche, spese tecniche, indagini geognostiche, contributi ANAC (Autorità nazionale Anticorruzione), spese di aggiudicazione; acquisizione aree o costituzione di servitù; acquisto di beni e attrezzature strettamente connessi alla realizzazione degli interventi. (es. sistemi di allerta, di monitoraggio e/o di misura).
"Questo aiuto fattivo è pensato per sostenere i Comuni anche in azioni di prevenzione e mitigazione del rischio, scongiurando danni a cose e persone". “Se si interviene tempestivamente e con la giusta prospettiva, si possono risolvere problematiche importanti sul territorio", ha concluso Sertori.