Travolto dall'inchiesta che pesa come un macigno sull'operato degli ultimi mesi, il sindaco di Malonno ha sciolto i dubbi e protocollato in municipio la lettera di dimissioni che è stata poi consegnata al segretario comunale, il dottor Onofrio Caforio.
Entro venti giorni diverrà operativa e, senza fatti nuovi, alle dimissioni farà seguito il commissario prefettizio che traghetterà il Comune di Malonno alle elezioni comunali di primavera (nella foto il sindaco Gelmi secondo da sinistra durante il giuramento e l'insediamento dello scorso 22 giugno).
Sull'inchiesta - ancora alle battute iniziali e che rischia di allargarsi e coinvolgere funzionari e imprenditori che hanno avuto legami con il Comune e gli appalti degli ultimi anni - c'è ancora riservatezza. Gli investigatori stanno proseguendo celermente: l'indagine è coordinata dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani riguarderebbe alcuni appalti in cui sarebbe coinvolto il Comune di Malonno che fa parte dell'Unione dei Comuni delle Alpi Orobie bresciane.
Il primo cittadino dimissionario di Malonno, Stefano Gelmi, sarebbe indagato per corruzione e turbativa d'asta. I carabinieri della Compagnia di Breno hanno già sentito nell'ultima settimana, dopo aver sequestrato il computer e un cellulare a Stefano Gelmi, una decina di persone che sarebbero a conoscenza dei fatti. L'inchiesta è finora circoscritta al solo Comune di Malonno e tra i cittadini del paese camuno c'è grande stupore per quanto accaduto.