Ciò è accaduto nel 2012, nel 2020 e quest’anno a seguito della colata del 27 agosto scorso e delle copiose piogge delle ultime settimane".
"A causa di questi movimenti nella frattura più bassa e con ridotto volume di materiale sottostante - aggiunge il sindaco di Sonico - il Comune, come previsto dal piano di emergenza, apre una unità di Crisi avvertendo tutti gli enti competenti e responsabili del corso d’acqua (Prefettura, Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comunità Montana e Arpa), con gli stessi enti sono in contatto giornalmente per la verifica della situazione e l’evolversi dei movimenti. Allo stato attuale la velocità di spostamento continua con regolarità e, dalle verifiche eseguite in sito questa mattina da tre geologi di Regione Lombardia, viene riportato che c’è un movimento in atto nella frattura più bassa e che risulta estremamente difficile un cedimento, salvo qualche smottamento che si ferma in fondo valle senza creare danno a nessuno".
"In questo scenario - conclude il sindaco Pasquini - la presenza della Protezione Civile al ponte di Rino è esclusivamente messa per la verifica del flusso d’acqua del torrente, cioè vedere se ci sono variazioni di portata e o colore che possono aiutare i geologi a valutare meglio la situazione. Quindi nessun ponte che crolla come mi son sentito dire da telefonate attivate da libere interpretazioni di qualcuno, tra l’altro poco informato e competente. È veritiero che in questi casi troppi diventano dottori, geologi, ingegneri e altro specie nello sparlare senza cognizione, causando perplessità e dubbi nella gente, quando sarebbe più opportuno per loro imparare il famoso detto: “di un bel tacer non fu mai scritto”. Ogni informazione verrà fornita dal Comune e se qualcuno avesse dubbi, perplessità non esiti a telefonarmi: 3355729577. In conclusione voglio rassicurare tutti che pericoli allo stato attuale non ce ne sono. Vi fossero cambiamenti tutta la popolazione sarà avvertita per tempo".