L'emergenza idrica di quest'inverno ha rinfocolato le polemiche sull'utilizzo dell'acqua nelle valli.
Inoltre alla notizia della presentazione di nuove richieste di centrali idroelettriche lungo il tratto di fiume Oglio che attraversa la riserva naturale del Parco Oglio Nord, Legambiente Lombardia sostiene il ricorso portato avanti dal Parco e l’interpellanza dell’onorevole Devis Dori di Europa Verde al Ministro alla Transizione Ecologica Roberto Cingolani.
"La necessità di far fronte alla crisi energetica e la volontà di accelerare il processo di transizione ecologica puntando sulle fonti rinnovabili, non devono far perdere di vista la tutela degli ecosistemi e delle risorse naturali – spiegano il presidente del circolo Legambiente Valle dell’Oglio Franco Ferrandi e il presidente del circolo Legambiente Serio Oglio Paolo Falbo – Esprimiamo viva preoccupazione per l’approvazione di ulteriori centraline idroelettriche in un’area non solo dall’alto valore naturalistico, che già per questo andrebbe protetta, ma sulla quale la pressione antropica per la presenza di centraline è già notevole avrebbe effetti deleteri sul delicato equilibrio fluviale, alterazioni significative del paesaggio e degli habitat per le specie presenti. Sosteniamo il ricorso al Tribunale Superiore delle Acque pubbliche per l’annullamento del provvedimento di concessione di 4 istanze di derivazione di acque superficiali rilasciate dalla Provincia di Brescia e dalla Provincia di Bergamo previste in prossimità dei siti appartenenti alla Rete Natura 2000. Si tratta di un vero e proprio assalto delle centraline, che riguarda purtroppo anche il fiume Serio, propiziato da un impiego distorto di contributi agevolati a fondo perduto che rendono profittevoli insediamenti altrimenti non economicamente interessanti".