Edolo – “Le Alpi sono una regione unica”. E’ il messaggio del professor Marcello Duranti, docente del corso di laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del Territorio Montano all’Università degli Studi di Milano, che ieri pomeriggio ha tenuto a Unimont di Edolo (Brescia) un importante seminario per illustrare il progetto “Alvina”, acronimo di “ALpine VIrtual NAtion”.
Il seminario è stato introdotto dalla professoressa Anna Giorgi (nella foto sotto a destra con accanto il professor Duranti), che ha rimarcato l’impegno “per realizzare un progetto unico”. Con l’iniziativa “Alvina” il professor Duranti percorrerà la Alpi da Trieste a Montecarlo. La prima tappa si è svolta dall’11 giugno al 28 luglio 2016 con partenza da Trieste e arrivo a Edolo, mentre la seconda scatterà da Edolo il prossimo 21 giugno con destinazione Montecarlo.
“Sono tre gli obiettivi di questo progetto – ha spiegato il professor Marcello Duranti -. Il primo è la scoperta dell’itinerario, il secondo è prendere coscienza e terzo è conoscenza dell’ambiente e dell’habitat”. Il docente universitario ha citato una canzone di Jovanotti e quella “magia del camminare” che un tempo era quotidianità.
“Negli ultimi due secoli – ha aggiunto il docente – siamo diventati un po’ sedentari: aprire nuove vie può rappresentare un’occasione per nuovi viaggi di persone e gruppi”. Il lungo trekking che racchiude tutto l’arco alpino, con uno sviluppo complessivo di non meno di 1.500 chilometri di percorso, al centro del progetto dell’Università della Montagna è una testimonianza “di come cultura e scienza possano contribuire a valorizzare questa regione unica al mondo”. Il professor Duranti ha seguito nella prima fase, e lo farà anche nella seconda, una rete di sentieri con diverse varianti su tutto l’arco alpino da est a ovest. “Percorsi a misura d’uomo – ha proseguito il professor Duranti, illustrando il percorso da Trieste a Edolo – e quando sono arrivato a Pejo mi sono sentito a casa”.
Passaggi in zone con assenza della Rete, canali innevati, zone impervie, un’esperienza unica. L’ultima parte del viaggio 2016 del docente universitario è stata da Pejo con salita al Montozzo quindi il passaggio dal rifugio Bozzi e la discesa verso Edolo. Poi l’individuazione di fiori e animali selvatici.
La seconda parte del progetto scatterà il prossimo 21 luglio da Edolo, quindi la salita al Mortirolo, la discesa a Tirano, l’ingresso nella Val Poschiavo, il passaggio sulle Alpi svizzere dai Grigioni al Vallese, poi le Alpi francesi e l’arrivo a Montecarlo. Nelle conclusioni del seminario la professoressa Anna Giorgi ha evidenziato l’impegno dell’Università della Montagna di Edolo e sottolineato: “Quest’iniziativa è strategica per la Macroregione Alpina”. Unimont è ora un riferimento per il progetto alpino.