Breno - Doppio appuntamento per gli alpini della Valle Camonica: sono in programma le celebrazioni del centenario della Sezione Ana di Valle Camonica e il 57° Pellegrinaggio in Adamello. Entrambe le celebrazioni si concluderanno in piazza Ronchi a Breno (Brescia).

CENTENARIO - La ricorrenza del centenario di costituzione della Sezione Camuna dell’ANA (SCANA) il presidente Mario Sala e il consiglio direttivo ha voluto che il 57º Pellegrinaggio in Adamello fosse dedicato al Gen. Pietro Ronchi, fondatore e primo Presidente del nuovo sodalizio. "Con tale ricordo - afferma il presidente Mario Sala - si vuole anche richiamare alla memoria ed esprimere gratitudine a chi, dopo di lui, ha guidato la Sezione mantenendo vivi quei valori a cui si ispirarono coloro che nel 1919 costituirono l’Associazione Nazionale Alpini".
IL GENERALE RONCHI - Pietro Ronchi è nato a Breno il 15 settembre 1864 da Anna Carrobio e da Luigi Ronchi, farmacista e capitano della guardia nazionale. Compiuti gli studi liceali, nell’ottobre del 1882 era ammesso all’Accademia militare di Modena da cui usciva due anni dopo col grado di sottotenente destinato al 45° Reggimento Fanteria (solo col grado di tenente allora si poteva essere assegnati alla specialità Alpini).
Difatti nel 1888, divenuto tenente, viene aggregato al Battaglione “Edolo” del 5º Reggimento.
Nel 1896 prende parte col IV Battaglione “Alpini” d’Africa alla rioccupazione dell’Eritrea. Rientrato in Italia nel 1898, viene assegnato col grado di capitano al 6° Reggimento Alpini. Di nomina in nomina il 23 maggio 1915, col grado di tenente colonnello, è al comando del 3° Battaglione del 73° Reggimento Fanteria distinguendosi per atti di eroismo che gli meritarono la Medaglia di Bronzo al V.M. e, nel corso della battaglia per la presa di Gorizia (10-12 ottobre 1916), la Medaglia d’Argento al V.M. con questa motivazione “Alla testa del suo Reggimento, in tutta l’azione per la conquista di Gorizia, dette mirabile prova di valore come soldato e come duce, fondendo, con la parola calda di entusiasmo e con l’esempio, l’animo di tremila soldati in un unico animo vibrante di alto patriottismo”.
Promosso Generale per meriti di guerra, nel novembre 1916 fu destinato al comando della Brigata Calabria.