Qualsiasi chiusura o riduzione dell'attività di insegnamento costituisce invece un danno permanente per lo sviluppo e le possibilità dei cittadini e delle cittadine di domani.
"Chiediamo per questo che tutte le Istituzioni Pubbliche - dichiara il segretario di Zona, Pier Luigi Mottinelli - sostengano lo sforzo delle istituzioni scolastiche e rispettino il loro lavoro, impegno e autonomia. Riteniamo una priorità il mantenimento della didattica in presenza per le scuole, dall'infanzia alla secondaria di primo grado: chiediamo a tutti i soggetti coinvolti il massimo sforzo per garantirla, potenziando eventualmente i mezzi di trasporto e favorendo misure per il loro decongestionamento".
Considerato poi che alcune scuole camune non hanno ancora completato l'organico del corpo docente, il PD Camuno chiede "che venga ripristinata la chiamata diretta, da parte dei dirigenti scolastici, degli insegnanti supplenti e venga valutata la reintroduzione di premialità sul punteggio delle graduatorie per i supplenti che accettano di insegnare nelle scuole dei territori montani".
"Per garantire il pieno diritto all'istruzione anche per gli alunni della scuola secondaria, che è costretta all'attività didattica a distanza - prosegue Pier Luigi Mottinelli - rilanciamo le proposte che avevamo già fatto ad aprile, in particolare:
- dotazione per tutti gli studenti di ogni ordine e grado di adeguata strumentazione informatica e collegamento alla rete Internet;
- sviluppo della connettività e della banda ultra larga, specialmente nelle aree periferiche e nei territori montani;
- formazione per studenti, docenti e famiglie sull'utilizzo delle nuove tecnologie".
"È fondamentale - conclude Mottinelli - che sia potenziata la connettività nelle zone periferiche, delle aree montane, come ben sviluppato nel recente Congresso Nazionale di Uncem, affinché gli studenti che già abitano territori geograficamente svantaggiati, non siano penalizzati e il diritto allo studio sia garantito con infrastrutture digitali adeguate".