Esine - Covid-19, a scuola cambiano le regole per la gestione dei casi positivi. Una novità che il Ministero ha comunicato lo scorso 5 novembre (venerdì) alle scuole e alle ATS. Da subito ATS si è attivata per poter, di concerto con le ASST, adeguare e potenziare i servizi dedicati. In base alle nuove disposizioni, infatti, la quarantena scatta in automatico solo in presenza di “un piccolo focolaio” con tre casi positivi in una classe, e non più come in precedenza in presenza di un solo caso positivo. Diversi gli scenari a seconda della fascia d’età degli alunni e dello status vaccinale.
Nelle scuole primarie o secondarie in presenza di un caso positivo, i compagni di classe faranno un test il prima possibile, e se il risultato è negativo si potrà rientrare subito a scuola. Gli stessi studenti ripeteranno il test dopo 5 giorni per conferma. Nel caso in cui gli studenti risultati positivi fossero due, i vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi procederanno al test immediato e dopo 5 giorni, come nel caso precedente, per i non vaccinati invece scatterà la quarantena. Nel caso di tre o più studenti risultati positivi andrà in quarantena tutta la classe. Cambio di protocollo invece se si tratta di bambini frequentanti la scuola dell’infanzia. Per i più piccoli, infatti, quando si verificasse un caso di positività, è previsto un test subito e una quarantena di dieci giorni per i bambini appartenenti alla stessa sezione/gruppo del caso positivo, al termine della quale dovranno effettuare un test; per i loro insegnanti la valutazione è in carico alle autorità sanitarie Ad ATS e ASST l’onere, dunque, di: recepire le norme, ricevere e recepire le note esplicative, predisporre d’urgenza – come è intuibile – un potenziamento dei servizi. Qualora infatti sia richiesto un tampone, data la necessità di agire rapidamente, sul territorio dovrà esserci la disponibilità di luoghi ad hoc, maggior numero di personale e chiaramente maggior quantità di dispositivi.