Pejo - Ogni anno tra settembre e ottobre nel Parco Nazionale dello Stelvio, settore trentino, si rinnova uno tra i fenomeni naturali più emozionanti, un richiamo selvatico misterioso e indimenticabile: il bramito dei cervi in amore. Gli esemplari maschi fanno riecheggiare nelle valli questa sorta di particolare muggito roco, per allontanare i maschi rivali e difendere il proprio harem di femmine. Nelle valli di Peio e Rabbi, suggestive vallate laterali della Val di Sole inserite nell’area protetta, il Parco Nazionale dello Stelvio organizza escursioni guidate per capire i comportamenti dei cervi nel proprio habitat naturale. Foto di repertorio di Stefano Sandrini.
Sono moltissime le specie che vivono nello Stelvio trentino: i grandi ungulati come cervi, caprioli, camosci e stambecchi, piccoli mammiferi come volpi, ermellini, marmotte, scoiattoli e lepri, nonché numerosi uccelli. Dalla splendida aquila reale al maestoso gipeto e al vivace gheppio, dal gufo reale al picchio (rosso e nero), dalla pernice al gallo cedrone e gallo forcello.
L’animale senza dubbio più imponente è però il cervo, ungulato dalle abitudini crepuscolari che si può osservare nelle radure al limite del bosco. In autunno è spettacolare assistere al suo rituale di corteggiamento: suggestioni di suoni, colori e profumi si sovrappongono ai duelli vocali ingaggiati al fine di conquistare la supremazia sull’harem femminile. In settembre i maschi, che di solito vivono in piccoli branchi, seguono le tracce olfattive lasciate dalle femmine e si avvicinano alle aree storicamente dedicate alla riproduzione chiamate “quartieri degli amori”. La loro intenzione è quella di mantenere il controllo su un gruppo di femmine con le quali riprodursi, difendendole da eventuali contendenti.