Numeri necessariamente alti, indispensabili per censire in maniera completa e uniforme le due popolazioni di questo ampio settore di Alpi centro orientali (quasi 1500 km2).
Censire all'unisono i grandi rapaci (sotto la foto © Fabrizio Polinolli l'aquila reale) rappresenta uno strumento basilare per stimare la salute delle specie, gli andamenti demografici e la capacità del nostro territorio di attirare e offrire risorse di cibo sicure (non contaminate dai proiettili di piombo ancora ampiamente usati dai cacciatori fuori dall'area protetta).
A soli due giorni dalla fine del Censimento Contemporaneo, lo staff organizzativo del Parco ha già archiviato le prime 450 traiettorie dei rapaci osservati nella sola Alta Valtellina (177 di Gipeto e 273 di Aquila reale), hotspot cruciale per la conservazione del Gipeto a scala alpina europea (Il Censimento autunnale nel Parco Nazionale dello Stelvio si inserisce nell'ambito dell'International Observation Day, che abbraccia altre realtà europee come le Alpi europee, il Massiccio Centrale e la Corsica, una parte della Bulgaria, dei Pirenei spagnoli e dell'Andalusia che ospitano il Gipeto, specie ancora molto rara).
È ancora troppo presto per fare una stima degli effettivi esemplari censiti ma si valuta che sabato 8 ottobre fosse presente un numero variabile tra le 75-85 aquile reali e i 30-40 gipeti tra l'alta Valtellina, Valle Camonica, Val di Pejo, Val di Rabbi, Val di Trafoi, Solda, Martello e Ultimo.
Sono stati complessivamente monitorati gli adulti di almeno 34 territori di aquila reale e 11 di gipeto, oltre a un numero ancora da definire di “soggetti erratici”.
Al termine del censimento un folto gruppo di rilevatori, che aveva operato in aree relativamente prossime, si è radunato presso la località di “Sasso Prada”, in Valdidentro per un consueto momento conviviale e di scambio di informazioni.
Gli organizzatori del PNS hanno colto l’occasione per celebrare e ricordare due “rilevatori storici”, e amanti della natura, che purtroppo ci hanno lasciati, l'ornitologo bellunese Giuseppe Tormen e la Guardia Ecologica Volontaria Daniela Armanasco. A loro sono stati rispettivamente dedicati il giovane Gipeto "Bepi-Zebrù", involatosi nel 2022 e l'unico aquilotto dotato di dispositivo GPS, catturato, nell’anno in corso, in Comune di Grosio e ora libero nei cieli alpini.