Trento – La Provincia di Trento, insieme a Emilia Romagna e Toscana, è al top per i Lea: il Ministero della Salute ha pubblicato il report 2021 con i risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza, calcolati con il nuovo sistema di garanzia. Ebbene, in base al rapporto, il Trentino risulta promosso a pieni voti con un punteggio ampiamente superiore a 60, la soglia di sufficienza, in tutte le macroaree.
“Un nuovo riconoscimento per la sanità trentina che giunge dopo due anni complicati dalla pandemia – è il commento dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana – e che, ancora una volta, ci rende orgogliosi del nostro sistema e dei nostri professionisti. In particolare, preme evidenziare che, per il Trentino, la valutazione dell’area Prevenzione collettiva e sanità pubblica per il 2021 si attesta su un punteggio pari a 92,55, ampiamente sopra la soglia di adempienza, come anche per l’area Ospedaliera, che ha un punteggio di 96,52. L’area Distrettuale invece sfiora l’80, ovvero 79,33; sebbene siamo ampiamente sopra la soglia, sappiamo che vi sono margini di miglioramento: la riorganizzazione dell’Azienda sanitaria, con la costituzione dei Distretti e dei Dipartimenti Transmurali punta proprio a perfezionare anche questo ambito”.
La nuova metodologia del Ministero valuta distintamente le tre aree di assistenza (ospedale, distretto, prevenzione) e attribuisce loro un valore compreso in un range 0-100; 22 sono invece gli indicatori core, suddivisi in questo modo:
– sei per l’area della prevenzione (copertura vaccinale pediatrica a 24 mesi per esavalente e MPR, controllo animali e alimenti, stili di vita, screening oncologici);
– nove per l’attività distrettuale (tasso di ospedalizzazione di adulti per diabete, Bpco e scompenso cardiaco e tasso di ospedalizzazione di minori per asma e gastroenterite, intervallo chiamata-arrivo mezzi di soccorso, tempi d’attesa, consumo di antibiotici, percentuale re-ricoveri in psichiatria, numero decessi da tumore assistiti da cure palliative, anziani non autosufficienti nelle RSA);
– sei per l’attività ospedaliera (tasso di ospedalizzazione standardizzato rispetto alla popolazione residente, interventi per tumore maligno al seno eseguiti in reparti con volumi di attività superiore a 150 interventi annui, ricoveri a rischio inappropriatezza, quota di colecistectomie con degenza inferiore ai 3 giorni, over 65 operati di frattura al femore entro 2 giorni; parti cesarei in strutture con più e meno di 1000 parti l’anno).
APSS: “IL MONITORAGGIO LEA PROMUOVE A PIENI VOTI LA SANITÀ TRENTINA“
“Secondo il monitoraggio svolto dal Comitato Lea del Ministero della salute la sanità trentina si colloca ai vertici delle classifiche nelle aree ospedaliera e prevenzione. È nona nell’area distrettuale ma solo per un’imprecisione nell’invio dei dati. Secondo il monitoraggio svolto dal Comitato Lea del Ministero della salute, redatto per mezzo del “Nuovo sistema di garanzia” sui dati del 2021, la sanità trentina, nonostante si fosse in piena emergenza Covid, ha ottenuto ottimi risultati in tutte tre le aree: ospedaliera, della prevenzione e distrettuale.
Le uniche criticità sono relative a due indicatori distrettuali: D10Z (percentuale di prestazioni monitorate con priorità B garantite entro i tempi) e D30Z (numero di deceduti per causa di tumore assistiti dalla rete di cure palliative sul numero totale deceduti per causa di tumore). Tuttavia, considerato che soltanto da pochi anni la Provincia Autonoma di Trento partecipa al monitoraggio del “Nuovo sistema di garanzia”, alcuni dati di flusso verso il livello centrale possono contenere imprecisioni, la cui correzione, soprattutto nelle fasi iniziali, non è di rapida soluzione. In effetti, dalla revisione dei predetti due indicatori, da poco effettuata dall’Azienda sanitaria, emerge che, nel 2021, il punteggio dell’indicatore D10Z è superiore ad 80 ed il punteggio dell’indicatore D30Z è 100. Pertanto, a seguito dell’esito di tali controlli, l’area distrettuale avrebbe un punteggio complessivo eccellente“.