Su questo fronte, al di là delle parole, la Giunta provinciale non sta mettendo in atto nessuna vera strategia in grado di rilanciare la qualità dell’occupazione in particolare per i giovani e le donne, e di rafforzare le retribuzioni, visto che tra l’altro non è stato stanziato neppur un euro per il rinnovo dei contratti pubblici.
Serve coerenza rispetto a quanto emerso dagli Stati generali del lavoro per dare slancio alla fase attuativa delle strategie individuate nel documento finale, attuazione che oggi langue pericolosamente nel colpevole disinteresse della Giunta provinciale e dell’assessore al lavoro Spinelli", commentano Maurizio Zabbeni (Cgil del Trentino), Lorenzo Pomini (Cisl del Trentino) e Walter Largher (Uil del Trentino).
L'assessore Achammer: "Minimo storico per la disoccupazione giovanile"
Secondo l'ISTAT, il tasso di disoccupazione giovanile in Alto Adige è del 4,2%. Per l’assessore Achammer è un primato che dimostra che l'Alto Adige offre prospettive ai giovani dopo la pandemia. L'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ha pubblicato oggi (15 marzo) i dati più recenti sulla disoccupazione giovanile per l'anno di riferimento 2022. Spiega l’assessore provinciale Philipp Achammer: “La disoccupazione giovanile in Alto Adige ha raggiunto il “minimo storico” al 4,2%”. Negli ultimi anni i valori si sono aggirati tra l'8% e il 9%. “Anche se ci aspettavamo che il tasso sarebbe stato inferiore, un tale primato internazionale è stato sorprendente", afferma l’assessore, valutando il risultato. L’assessore ha sempre ritenuto che il basso livello di disoccupazione giovanile in Alto Adige fosse una "sfida chiave" e si è sempre fatto di tutto per integrare i giovani nel mercato del lavoro in una fase precoce o per metterli in contatto con il mercato del lavoro. “Ci ??siamo impegnati in questo campo a vari livelli, proprio per poter offrire sempre prospettive ai giovani altoatesini”, spiega l'assessore provinciale Achammer. "Questo valore basso per la disoccupazione giovanile nel periodo post-pandemia è un feedback positivo anche per le nostre scuole e per le nostre imprese di formazione". Secondo l'ISTAT, la disoccupazione giovanile è del 23,7% in Italia e del 12% nel vicino Trentino.