Per la giovanissima trentina, di fatto “novella” Goggia, si tratta di un risultato incredibile considerando i 102 concorrenti al via.
Argento anche per Edoardo Garziera (SS 5 Laghi Campiglio) nel Gran parallelo giovanissimi EA7 vinto dall’altoatesino Robin Kelder (SS St. Ulrich). Al rappresentante del Trentino non è bastato vincere la seconda manche per sfilare l’oro al rivale.
Le due medaglie di bronzo sono conquistate da Bianca Manenti (Scuola Sci 5 Laghi Madonna di Campiglio), terza con il tempo di 45.82 nella categoria Cuccioli 2 U12 Femminile (167 classificate) vinta dalla lombarda Ginevra Fichera (44.43) davanti alla piemontese Anna Reita (45.60) e da Giorgio Setti (SS Lavarone) giunto al traguardo in 44.48 e preceduto nella categoria Cuccioli 1 U11 maschile (170 al traguardo) dal piemontese Carlo Bertazzini (44.13) e dal valdostano Mattia Podoja Maso (44.38). Per entrambi i portacolori del Trentino resta il rammarico di aver perso l’argento per un inezia.
Nelle altre categorie da segnalare il quinto posto di Giovanni Conte (46.38) nei Cuccioli 2 U12 maschile (166 classificati) nella quale il Piemonte ha fatto filotto monopolizzando il podio con Emanuele Croce (44.15), Yuri Colturi (45.83) e Pietro Desogus (45.96).
Poca gloria invece nella categoria CUCCIOLI 1 U11 Femminile (165 classificate) vinta dalla veneta Michelle Dal Farra (43.85) e con la trentina Angelica De Vittorio (SS Lavarone) finita 17.a in 46.48. Identico il risultato tra i Baby 2 U10 (172 classificati) dove si è registrata la vittoria del valdostano Emilio Fait (45.71) e il 18.o posto del trentino Emilio Fait (SS Lavarone) con il tempo di 48.31.
"Ancora una volta - commenta Andrea Sini, presidente dell’AMST - Associazione Maestri di sci del Trentino - è stata confermata la vitalità delle nostri maestri e delle scuole di sci, non solo in quanto vero e proprio pilastro del turismo invernale in Trentino ma anche per la capacità di seguire tecnicamente le nuove leve del nostro sport. I duemila piccoli atleti presenti al Gp Giovanissimi - Kinder Joy of Moving con accompagnatori e familiari, sono stati al centro di un grande momento di aggregazione, divertimento e condivisione di importanti valori dello sport come impegno, amicizia, rispetto, senza nascondere il sogno di emergere come alcuni atleti divenuti Campioni dello sci azzurro che, in oltre 40 anni sono partiti proprio da questi cancelletti di partenza”. E visti i risultati, per il Trentino il futuro nello sci appare roseo.