TRENTO - La
tentata rapina avvenuta nella serata di ieri a
Lavis ai
danni della gioielleria Obrelli riporta in primo piano il tema della sicurezza, particolarmente sentito dagli operatori del settore orafo. Un episodio che, pur restando circoscritto, richiama l’attenzione sull’importanza di mantenere alta la guardia a tutela non solo delle attività economiche, ma soprattutto delle persone che ogni giorno lavorano nei negozi del territorio.
Federpreziosi Confcommercio Trento tramite il suo presidente
Stefano Andreis, esprime piena solidarietà all’operatore coinvolto e coglie l’occasione per ribadire come il tema della sicurezza sia da tempo al centro di un lavoro strutturato e condiviso con le istituzioni, fondato sulla prevenzione e sul dialogo costante con le Forze dell’Ordine. "
La sicurezza non può essere affrontata solo dopo un fatto di cronaca – afferma il presidente di Federpreziosi Confcommercio Trento e di Federpreziosi nazionale,
Stefano Andreis –
ma va costruita nel tempo, attraverso la collaborazione e la condivisione delle responsabilità".
Negli ultimi anni, spiega
Andreis, il confronto con la
Prefettura di Trento e con le
Forze dell’Ordine, in particolare la
Polizia di Stato. Guardia di
Finanza e l’
Arma dei Carabinieri, ha permesso di avviare un percorso concreto a tutela del comparto orafo.
"I protocolli d’intesa sottoscritti, a partire da quelli sulla videosorveglianza siglato nel 2022, servono a ridurre i tempi di segnalazione e a rendere più immediato il collegamento tra i sistemi di sicurezza dei negozi e le sale operative.
Questo significa interventi più rapidi e maggiore tutela per chi lavora".
Un impegno che coinvolge direttamente anche gli operatori: "Come categoria abbiamo investito molto sulla sensibilizzazione e sul miglioramento delle dotazioni tecnologiche. La prevenzione è un investimento sulla serenità quotidiana degli imprenditori e dei collaboratori". Andreis richiama un altro elemento distintivo del settore: "Da oltre vent’anni esiste una forma di mutuo soccorso tra gli operatori, l’Associazione Tutela Orafi, che rappresenta un ulteriore strumento di tutela a livello assicurativo. Un’eccellenza del nostro territorio. Fortunatamente la nostra regione resta complessivamente sicura e solo raramente si è dovuti ricorrere a questo fondo".
Andreis ribadisce la piena fiducia nelle Istituzioni e l’importanza di un lavoro continuativo e condiviso: "Episodi come quello di Lavis colpiscono e preoccupano, ma non devono far perdere la fiducia in un sistema che sul nostro territorio funziona. La presenza costante delle Forze dell’Ordine e il rapporto di collaborazione costruito negli anni rappresentano una garanzia concreta per gli operatori e per i cittadini. Continueremo a fare la nostra parte, investendo in prevenzione e partecipando attivamente ai momenti di confronto, perché la sicurezza non è solo risposta all’emergenza, ma un impegno quotidiano che si costruisce insieme".
Solidarietà all’esercente arriva anche dal presidente dell’Associazione commercianti al dettaglio del Trentino e vicepresidente vicario di Confcommercio Trentino, Massimo Piffer: "Sono episodi allarmanti, che ci lasciano sempre molto colpiti. Lavorare serenamente dovrebbe essere una condizione naturale, senza dover temere atti violenti come una rapina. La sicurezza dev’essere un tema prioritario, che si costruisce con la collaborazione, il dialogo e l’impegno condiviso di tutti. Grazie alle Forze dell’Ordine per il pronto intervento e per la professionalità. Fatti come quello di ieri, che per fortuna rimangono episodi isolati sul nostro territorio, meritano tuttavia un’attenzione molto particolare e un’attività di prevenzione altrettanto diffusa".